Chiesa Cattolica – Italiana

Ucraina, a rischio le esportazioni di grano

L’accordo che ha sbloccato la partenza delle navi cariche di cereali dai porti sul Mar Nero del Paese dell’est Europa potrebbe saltare, fanno sapere da Mosca, se non sarà permesso il commercio di prodotti russi. Intanto, il presidente cinese Xi Jinping si è detto pronto a parlare con il presidente ucraino per discutere di pace

Luca Collodi – Vatican News

La Russia non rifiuta i colloqui. Il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, afferma che devono, però, basarsi solo sulla considerazione delle legittime preoccupazioni russe, esposte per molti anni ai Paesi occidentali. Mosca fa sapere, inoltre, che potrebbe abbandonare l’accordo con il quale sono state sbloccate le esportazioni di grano dai porti dell’Ucraina nel Mar Nero, se non sarà permessa l’esportazione anche di prodotti russi, in particolare grano e fertilizzanti.

Pubblicati sui social documenti top secret di Usa e Nato

Sul fronte dei combattimenti, attacchi russi sono stati segnalati nelle regioni di Donetsk, Kherson e Kharkiv. Le forze di Mosca sono avanzate anche nel centro della città di Bakhmut conquistando, secondo il Ministero della Difesa britannico, la sponda occidentale del fiume Bakhmutka, via di rifornimento chiave per l’Ucraina. Intanto, documenti top secret di Usa e Nato sui piani per rafforzare l’esercito ucraino in vista di un’offensiva contro la Russia sono stati pubblicati sui social. Il Pentagono ha aperto un’indagine sulla fuga di notizie.

Diplomazia ancora al lavoro per la pace

Quanto ai tentativi diplomatici per porre fine alla guerra fra Russia e Ucraina, in un incontro a Pechino con il presidente francese Macron, il presidente cinese Xi Jinping si è detto pronto a telefonare al presidente ucraino Zelensky per un colloquio sulla pace. Stati Uniti, Germania e Ungheria, però, si oppongono alla volontà di alcuni Stati membri della Nato di offrire all’Ucraina una ‘road map’ per l’adesione all’Alleanza al prossimo vertice di Vilnius. E la presidente della Commissione europea, Von der Leyen, sempre da Pechino, invita la Cina a non consegnare “equipaggiamenti militari” alla Russia.

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