Israele riunisce il Gabinetto di guerra e non conferma l’azione militare. Per Hezbollah il raid israeliano al Libano non resterà impunito
Luca Collodi – Città del Vaticano
Il numero 2 di Hamas, Saleh al-Arouri, è stato ucciso in un sobborgo di Beirut. Colpito nel palazzo che ospita l’ufficio dei miliziani nella capitale libanese. Il governo di Israele al momento non conferma l’attacco e riunisce il gabinetto di guerra. Fonti diplomatiche arabe hanno annunciato che sono stati interrotti i negoziati per un accordo Israele-Hamas sugli ostaggi.
L’attacco
Nel raid ucciso anche un alto funzionario e membro del politburo di Hamas. La tv di Hamas ha confermato ‘l’assassinio’ parlando di un ‘vile attacco sionista’. Un alto funzionario di Hamas ha affermato che l’uccisione di al-Arouri ‘non piegherà la resistenza’. Il governo di Israele al momento non conferma e non commenta ma ha riunito il gabinetto di guerra. L’esercito è in stato di ‘allerta elevata’. Fonti diplomatiche arabe hanno annunciato che l’assassinio di al-Arouri ha interrotto i negoziati per un accordo Israele-Hamas sugli ostaggi.
Hezbollah
Il movimento sciita libanese filoiraniano Hezbollah ha affermato che “l’assassinio” a Beirut del numero due di Hamas “non resterà impunito” e ha definito quanto accaduto “un’aggressione contro il Libano, il suo popolo, la sua sicurezza, sovranità e resistenza”. Per gli Stati Uniti, quello di israele è probabilmente il primo di molti attacchi che saranno condotti contro i vertici di Hamas fuori dalla Cisgiordania e da Gaza. I colloqui si concentrano ora sulla prevenzione di una escalation nel nord di Israele.
I rifugiati
L’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi annuncia che dall’inizio delle ostilità a Gaza sono stati uccisi 142 suoi dipendenti e stima che gli sfollati interni nella Striscia sono poco meno di 2 milioni di persone, circa l’85% della popolazione.