Chiesa Cattolica – Italiana

Tv e radio della Cei cambiano, Morgante: raccontiamo il mondo con speranza

Luca Collodi – Città del Vaticano

La recente presentazione del palinsesto di Tv2000 e Radio InBlu è stata l’occasione per le emittenti della Chiesa italiana di lanciare il restyling del sito web e illustrare il significato dei nuovi loghi, al quale si accompagna un rilancio e un maggiore utilizzo dei social anche sul fronte informativo. “Vogliamo continuare a raccontare il mondo con speranza, attraverso un’informazione puntuale, rigorosa e mai scandalistica, capace, anche negli appuntamenti del Tg e dei Gr, di leggere le notizie mettendo al centro l’uomo”, afferma a Radio Vaticana Vatican News, il direttore Vincenzo Morgante. Vogliamo raccontare dell’uomo “le sue fatiche, ma anche il suo coraggio e la sua generosità. Lo faremo, forti della costituzione di un’unica grande squadra giornalistica che vedrà riunite le redazioni del Tg2000 e del Giornale Radio”. Morgante indica che accanto all’informazione delle testate giornalistiche a completare l’offerta saranno i programmi quotidiani, di taglio diverso: “Non ci fermeremo alla notizia, che resta protagonista primaria  dell’informazione, ma dedicheremo ancora più risorse all’approfondimento, aprendo spazi innovativi a reportage e documentari dall’Italia e dal mondo”.

Le novità in palinsesto

Morgante ne cita tre in particolare. Uno è “Pani e pesci’”, programma condotto dall’economista Luigino Bruni con Eugenia Scotti che si occuperà della possibilità di un’economia diversa che, ribadisce, “mette al centro l’uomo i suoi bisogni e non esclusivamente il profitto. Sulla scia di quello che Papa Francesco va sostenendo e va incoraggiando da tempo col suo dire e con i suoi scritti”. La seconda novità è “La casa sulla roccia”, una serie in cui saranno protagoniste otto realtà parrocchiali in giro l’Italia “con storie – sottoliena il direttore di Tv2000 e InBlu2000 – non solo del parroco ma della comunità. Un programma di prossimità in cui si racconta il territorio, realtà di giovani e meno giovani accanto al parroco, storie autentiche ecclesiali ma anche civili di una comunità parrocchiale”. Terzo programma è “‘Avanzi il prossimo”, dedicato alla cucina etica condotto da Fede e Tinto, due noti personaggi. “Saranno coinvolte – spiega Morgante – delle scuole alberghiere con l’obiettivo di preparare cibi e piatti gustosi, ma soprattutto di prepararli attraverso il cibo avanzato, riscoprendo l’arte delle nostre mamme, delle nostre nonne e bisnonne quando nelle case degli italiani non si buttava nulla e quindi con un valore significativo, specie in un momento come questo di crisi di crisi galoppante”.

Tv ma anche radio

Oltre al palinsesto televisivo, c’è un “rinnovato interesse” anche per la produzione di InBlu radio che, dice Morgante, “cresce e cammina con programmi significativi” perché “la radio è uno strumento nel quale ovviamente crediamo, molto antico ma sempre vivo nel panorama della comunicazione italiana”. A livello organizzativo si procederà con l’unificazione delle redazioni giornalistiche della televisione con quelle della radio. “Una sinergia che, nei fatti – osserva il direttore delle testate Cei – è già in qualche modo partita con colleghi che si muovono sulle due piattaforme. Ma che sarà ufficializzata per dare ancora di più una spinta per una stretta collaborazione tra la radio, il  web e social e la tv. 

L’informazione cattolica

“Direi che potremmo e dobbiamo fare certamente di più”, riconosce Morgante parlando dell’informazione di matrice cattolica. Però, soggiunge, “mi pare anche di poter dire che siamo riconosciuti e apprezzati per credibilità, autorevolezza, autonomia. Penso alla televisione, alla radio, per esempio al giornale Avvenire, cresciuto in termini di vendite e di credibilità nel panorama editoriale italiano. Il futuro che ci aspetta è un futuro che secondo deve individuare delle strade da percorrere insieme, di stretta collaborazione, sinergia, mantenendo probabilmente la propria identità, ma cercando terreno comune per essere ancora più incisivi nell’opinione pubblica”. Insomma, conclude, “se davvero ci mettiamo insieme, possiamo avere risultati sempre migliori”.

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