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L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), e l’Unicef, hanno confermato che almeno 43 persone sono morte dopo che una nave di migranti si è ribaltata al largo della costa del Gibuti. La sciagura è avvenuta nelle prime ore di lunedì mattina. La nave portava almeno 60 migranti che cercavano di tornare nel Corno d’Africa, dopo essere fuggiti dallo Yemen, Paese devastato dalla guerra. I dati del 2021, si legge in un comunicato di Oim e Unicef – indicano che un numero crescente di rifugiati e migranti, tra cui sempre più spesso donne e bambini piccoli, affrontano i pericoli della rotta marittima verso la penisola arabica, ma anche dalla costa dello Yemen al Gibuti.
“L’Oim – ha dichiarato Stephanie Daviot, capo missione dell’Oim in Gibuti – è profondamente preoccupata per la perdita senza senso di giovani vite innocenti, bambini, in quest’ultima tragedia dei migranti in mare. Chiediamo ai nostri partner e donatori di unirsi per ridurre gli enormi rischi che corrono i migranti che cercano di tornare in Gibuti e quelli che cercano di raggiungere lo Yemen per accedere ai paesi del Golfo, per evitare ulteriori perdite di vite umane”. “Siamo preoccupati dal fatto che bambini sempre più piccoli si incamminino sulla rotta migratoria verso la penisola arabica o tornino in Gibuti dallo Yemen, o per quelli che tornano dallo Yemen attraverso il mare e rischiano di essere uccisi”, ha dichiarato Melva Johnson, rappresentante dell’UUnicef. “Continueremo a sostenere l’assistenza ai bambini con i nostri partner. Ma soprattutto, dobbiamo portare avanti le nostre azioni per garantire la sicurezza e il benessere dei bambini migranti”. ‘Oim e Unicef stanno già lavorando con le autorità del Gibuti e prevedono di incontrare congiuntamente le autorità locali per offrire sostegno e discutere ulteriori misure per la prevenzione di tali insensate tragedie.