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Riportiamo parti del testamento spirituale del cardinale slovacco Jozef Tomko, prefetto emerito della Congregazione per l´Evangelizzazione dei Popoli, scomparso l’8 agosto 2022 a 98 anni. Alcuni brani di questo testamento sono stati citati dal cardinal Giovanni Battista Re nell’omelia del funerale celebrato l’11 agosto nella Basilica di San Pietro, alla presenza di Papa Francesco. Il cardinale slovacco ha scritto questo testo, in italiano, nel febbraio 2007, all’avvicinarsi del suo 83.mo compleanno.
Con Papa Wojtyla “sintonia di idee, gioie e sofferenze”
Nel suo testamento, Tomko ringrazia “per la povertà” in cui è cresciuto e per “la ricca fede” in cui è maturata la sua vocazione sacerdotale. Ricorda la mamma, il padre, “semplice operaio che ha faticato fino alla fine per assicurarsi il pane, specialmente nel periodo della guerra” e sottolinea quanto ha sempre amato il suo popolo e la sua Patria. Un ricordo speciale per Giovanni Paolo II con cui – scrive – si trovava “in sintonia quasi spontanea di idee, di gioie e di sofferenze” e al quale deve anche la più bella e lunga stagione della sua vita, come prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. “Sedici anni di un ministero che mi prese totalmente il cuore e le energie, nell’ispirato senso del mio programma: Ut Ecclesia aedificetur.
“Bello faticare e soffrire per questa Chiesa missionaria viva!”
“Sentivo questo servizio come contributo alla costruzione e alla crescita del Corpo mistico della Chiesa ed amavo le giovani chiese missionarie con tutta la loro bellezza e fragilità: le celebrazioni, i Vescovi e i missionari, i seminaristi, la religione, il popolo spesso povero. Era bello faticare e soffrire per questa Chiesa missionaria viva!”. Conclude ammettendo di aver ricevuto molto di più di quanto ha potuto dare e continua a “ricevere talvolta anche dopo vari anni segni di gratitudine”. Infine, la richiesta di “perdono se qualche volta mi sono sentito in dovere di procedere severamente. Chiedo perdono a Dio e agli uomini per gli errori commessi”. “Che io possa vedere il Volto di Cristo nell’abbraccio del Padre! Che lo Spirito mi porti a questa Montagna santa!”.
Per settant’anni collaboratore di Radio Vaticana
La trascrizione e la traduzione in slovacco del manoscritto del testamento spirituale del cardinale Tomko è stata curata dalla sezione slovacca di Radio Vaticana – Vatican News, con la quale il cardinale ha collaborato per settant’anni. Come autore-speaker, ogni ultima domenica del mese, Jozef Tomko preparava per i suoi connazionali in Slovacchia e quelli sparsi nel mondo una riflessione catechetica. Trattava diversi temi di spiritualità, commentando anche l’attualità nella vita della Chiesa nel Vaticano, l’attività del Papa e della Chiesa universale. Tra i suoi temi prediletti c’erano le missioni nel mondo, la sua amicizia con san Giovanni Paolo II e la fondazione del Pontificio Istituto Slovacco dei santi Cirillo e Metodio a Roma, del quale è stato co-fondatore.
Riposerà nella cripta della cattedrale di Košice, in Slovacchia
Il feretro del porporato è stato trasferito da Roma a Bratislava, capitale della Repubblica Slovacca, nel pomeriggio dell’11 agosto, con un volo speciale offerto dal governo slovacco, e accolto a Bratislava con gli onori di Stato. Per due giorni, venerdì e sabato, la salma del cardinal Tomko è stata esposta nella Cattedrale di San Martino a Bratislava, e la sera del 13 agosto viene trasferita a Košice, nell’arcidiocesi dove è nato, ed esposta per altri due giorni nella Cattedrale di Santa Elisabetta. Il funerale del cardinale, nella sua terra, sarà celebrato martedì 16 agosto alle 11, nella Cattedrale di Santa Elisabetta, presieduto dal cardinale Dominik Duka, arcivescovo emerito di Praga. Tomko sarà sepolto nella cripta della Cattedrale di Košice.