Tito Yllana nuovo nunzio in Israele e Cipro e delegato in Gerusalemme e Palestina

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Arriva in un contesto di complessità e grande delicatezza, il nuovo rappresentante di Francesco nei luoghi della Terra Santa, tra cambiamenti politici in atto e la nuova fiammata di instabilità che nelle scorse settimane è tornata ad accendere la violenza tra israeliani e palestinesi, oltre alla preoccupazione della comunità internazionale. Dall’Australia, il 73.enne arcivescovo filippino Adolfo Tito Yllana – che il Papa ha nominato nunzio apostolico in Israele e in Cipro e delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina – si immerge ora nella realtà cui Francesco ha dedicato di recente preghiere intense e appelli. In particolare a metà dello scorso maggio, quando dopo i morti e i feriti, tra cui molti bambini, di quei giorni aveva definito “inaccettabile” la strada delle armi e rinnovato la richiesta di ritrovare tra i due popoli la via della fraternità.

La nomina di monsignor Tito Yllana matura nel giorno in cui in Vaticano si celebra la solennità del Corpus Domini. Il presule succede a monsignor Leopoldo Girelli, nominato nel marzo scorso nunzio in India. Originario di Naga City, dov’è nato il 6 febbraio del 1948, il presule è ordinato sacerdote nel ‘72. Si laurea in Utroque Iure alla Lateranense di Roma e, dopo aver compiuto gli studi presso l’Accademia Ecclesiastica, nel 1984 entra nel servizio diplomatico della Santa Sede. Inizia così un servizio che lo porterà in tutti i continenti, con le rappresentanze pontificie in Ghana, Sri Lanka, Turchia, Libano, Ungheria e Taiwan.

Nel dicembre del 2001, Giovanni Paolo II lo nomina nunzio apostolico in Papua Nuova Guinea e lo consacra vescovo in San Pietro il 6 gennaio 2002, col titolo di arcivescovo titolare di Montecorvino. Quindi, gli affida anche la guida della nunziatura nelle Isole Salomone. Nel 2006 Benedetto XVI lo nomina nunzio in Pakistan per poi assegnargli, nel 2010, la sede nella Repubblica Democratica del Congo. Nel febbraio 2015, Papa Francesco lo nomina nunzio apostolico in Australia. È poliglotta, conosce l’inglese, lo spagnolo, l’italiano e il francese.