Chiesa Cattolica – Italiana

Tel Aviv, scontro tra bus e camion. Secondo Israele è un attentato

Seconda giornata di lutto nazionale in Israele per il massacro del 7 ottobre ad opera di Hamas. Domani il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà per richiesta dell’Iran che sostiene che gli attacchi di Israele di ieri mattina costituiscono una flagrante violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite

Antonella Palermo – Città del Vaticano

Medio Oriente sempre più infiammato. Le autorità israeliane affermano che decine di persone sono rimaste ferite dopo che un camion, o forse un autobus, si è schiantato contro una fermata dell’autobus a nord di Tel Aviv. Intanto, la guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha affermato che l’attacco di Israele alla Repubblica islamica “non dovrebbe essere né esagerato né minimizzato”.  

Israele colpisce oltre 120 obiettivi terroristi in Libano

L’Aeronautica israeliana ha eliminato circa 70 membri del partito sciita filo-iraniano Hezbollah e ha colpito oltre 120 obiettivi del gruppo libanese nelle ultime 24 ore. Lo hanno annunciato le Forze di difesa di Israele (Idf) attraverso una nota su Telegram, riferisce l’agenzia Nova. Nel frattempo le Idf stanno proseguendo le operazioni nella Striscia di Gaza e hanno affermato di aver ucciso circa 40 miliziani palestinesi, di aver “smantellato infrastrutture terroristiche e localizzato grandi quantita’ di equipaggiamento militare”, a Jabalia, nel nord, nelle ultime 24 ore. Intanto, quattro militari di Israele sono stati uccisi durante i combattimenti con Hezbollah nel sud del Libano. Lo hanno annunciato le stesse Idf sul loro sito. 

Sugli attacchi israeliani in Iran, l’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamyn Netanyahu afferma che “Israele ha scelto gli obiettivi in ​​anticipo, basandosi sui suoi interessi nazionali e non in base alle direttive americane”. Le dichiarazioni sono a commento delle indiscrezioni di stampa secondo cui Israele aveva inizialmente pianificato di colpire gli impianti petroliferi e di gas naturale dell’Iran, ma ha cambiato idea concentrandosi esclusivamente sulle strutture militari iraniane, dopo le pressioni degli Stati Uniti. 

L’Iran: attacchi israeliani, violazione diritto internazionale

Proprio le conseguenze degli attacchi di rappresaglia di Israele all’Iran costituiranno la questione cruciale che sarà affrontata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite domani 28 ottobre. L’Iran ha richiesto la riunione sostenendo che Israele ha violato il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite con i suoi attacchi di ieri mattina. In una lettera al Consiglio di sicurezza, la missione permanente dell’Iran ha affermato che le azioni di Israele “costituiscono una grave violazione della sovranità e dell’integrità territoriale” dell’Iran. L’ambasciatore di Israele all’Onu Danny Danon ha definito “ridicole” tali affermazioni. “Teheran si riserva il diritto di rispondere legalmente e legittimamente all’aggressione israeliana”, avverte ancora il ministro degli esteri iraniano. “Alla luce delle conseguenze dell’aggressione continua e sistematica del regime israeliano, l’Iran esorta l’ONU ad assumere una posizione ferma e a condannare il regime in modo forte e inequivocabile, dimostrando alla comunità internazionale che tali gravi violazioni non rimarranno senza risposta”.

Oggi seconda giornata di lutto per i massacri del 7 ottobre

Israele intanto celebra oggi una seconda giornata di lutto nazionale per le vittime dei massacri guidati da Hamas del 7 ottobre dell’anno scorso, dopo la cerimonia precedente che si era tenuta nell’anniversario dell’attacco terroristico. Il secondo giorno di lutto nazionale per l’assalto di Hamas e’ stato approvato all’inizio di questo mese, e si tiene il 25esimo giorno del mese ebraico di Tishrei, tre giorni dopo la festa annuale di Simhat Torah, che e’ quando l’attacco di Hamas ha avuto luogo l’anno scorso. 

Onu: l’intera popolazione a nord di Gaza rischia di morire

“L’intera popolazione di Gaza rischia di morire in un genocidio che è stato annunciato ed eseguito sotto la nostra sorveglianza”. Così la relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati in un post su X. Albanese ha risposto a una precedente dichiarazione del capo umanitario delle Nazioni Unite, Joyce Msuya, che ha avvertito che l’intera popolazione della Striscia di Gaza settentrionale rischia di morire sotto l’assedio di Israele. 

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