Tawadros: amore, studio, dialogo, preghiera i “quattro passi” per l’unità tra i cristiani

Vatican News

Alla vigilia della sua visita di tre giorni a Roma, in agenda dal 10 al 12 maggio, il primate della Chiesa copta ortodossa ha diffuso un breve filmato su quelli che sono a suo giudizio i “quattro passi” da porre a fondamento dei rapporti tra le confessioni cristiane per ricomporre le fratture tra i battezzati

Vatican News

Il dialogo tra le Chiese e il loro cammino per ritrovare la piena comunione può essere fondato e modellato solo sulla croce di Cristo. Lo ripete il patriarca copto ortodosso Tawadros II, alla vigilia della sua visita di tre giorni a Roma, in agenda dal 10 al 12 maggio. Durante la visita in Vaticano, programmata in occasione dei 50 anni dall’inizio del dialogo teologico tra Chiesa copta ortodossa e Chiesa di Roma, Tawadros avrà occasione di incontrarsi e conversare con Papa Francesco. Prima di partire per la Città Eterna, il primate della Chiesa copta ortodossa ha voluto indicare in un breve intervento filmato – diffuso attraverso i canali ufficiali del Patriarcato copto ortodosso e rilanciato dall’Agenzia Fides – quali sono a suo giudizio i “quattro passi” da porre a fondamento dei rapporti tra le confessioni cristiane per ricomporre l’unità piena tra i battezzati.

Amore in Cristo 

Il “primo passo” richiamato da papa Tawadros consiste nel riconoscere che l’unione tra i cristiani di diverse confessioni può avere le sue sorgenti e fiorire solo nel comune “amore in Cristo”. Il Patriarca la definisce “l’unione nell’amore”, che può essere sperimentata solo seguendo gli insegnamenti e i passi di Gesù, e riconosce che, dopo secoli e secoli di divisione, per ritrovare la strada della piena unione c’è bisogno di tempo, e di riveder nascere nei cuori fiducia e desiderio sincero.

Studio, dialogo e preghiera

Il “secondo passo” indicato dal Patriarca Tawadros è quello dello studio della dottrina, della geografia, della storia e delle tradizioni delle diverse Chiese. Il “terzo passo” è quello del dialogo, che attinge luce e efficacia dai due passi precedenti. “Durante il dialogo – esemplifica Tawadros – possiamo chiedere all’altro: ‘Spiegami bene, tu cosa vuoi dire esattamente con queste tue formule e parole?’ . In questo modo, possiamo riconoscere che condividiamo la stessa fede, ma il linguaggio non di aiuta. E questo è un problema di cui soffriamo fin dallo sfortunato Concilio di Calcedonia”. Dopo quel Concilio – ha ricordato il patriarca – le divisioni iniziarono a lacerare i cristiani anche per incomprensioni intorno alla terminologia teologica. Noi fummo accusati di monofisismo (dottrina che mette in ombra la natura umana di Cristo, ndr), termine che non ci rappresenta nel modo più assoluto”. Il quarto passo suggerito da papa Tawadros è quello della preghiera: quando compiamo questi quattro passi”, ha concluso il patriarca copro ortodosso, “arriviamo al cuore di Cristo, camminando mano nella mano. Questi sono i criteri che ci guidano nei nostri rapporti con tutte le Chiese nel mondo”.

Il 10 maggio cade anche la “giornata dell’amore fraterno tra la Chiesa copta ortodossa e la Chiesa di Roma”, celebrata ogni anno nell’anniversario dei viaggio compiuto a Roma dal patriarca Tawadros nel 2013 per incontrare per la prima volta lo stesso Papa Francesco.