Chiesa Cattolica – Italiana

Talitha Kum: trasformare le vite con la compassione, per un mondo libero dalla tratta

Dichiarazione finale della seconda Assemblea generale della Rete internazionale della Vita consacrata contro la Tratta di persone, riunita a Sacrofano dal 18 al 24 maggio: “Promuovere l’empowerment delle donne, dei bambini e dei giovani per creare una società più giusta ed equa”

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

Una trasformazione sociale, economica, culturale e politica potrà agire contro la tratta delle persone, fenomeno da affrontare con un approccio globale, mettendo al centro le vittime, e in ampia collaborazione con tutte le realtà: dai leader della Chiesa, alle diverse religioni e confessioni, dalle organizzazioni governative alle ong. Sono le priorità del documento redatto dalla seconda Assemblea generale di Talitha Kum, Rete internazionale della Vita consacrata contro la Tratta di persone, riunita presso la Fraterna Domus di Sacrofano, nei pressi di Roma, dal 18 al 24 maggio, sul tema In cammino insieme per porre fine alla tratta di esseri umani: Compassione in azione per la trasformazione, importante occasione anche per celebrare i suoi 15 anni di vita. Agli intervenuti, circa 200 provenienti da 71 Paesi, che in mattinata hanno preso parte alla messa celebrata dal cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, oggi è giunto il messaggio di incoraggiamento del Papa. 

I cambiamenti del mondo tra guerre, migrazioni, crisi climatiche

“Preghiamo per avere occhi che vedano la realtà della tratta, mani tese verso coloro che ne portano le ferite, cuore compassionevole e piedi per camminare su nuove strade che promuovano processi trasformativi”, si legge nella Dichiarazione finale, che prende atto del forte cambiamento del mondo negli ultimi cinque anni, segnati da rapidi mutamenti, dagli effetti “devastanti della globalizzazione”, dalla crescita delle migrazioni, dalla crisi climatica, dal crescente uso della tecnologia, “dai conflitti armati seguiti alla crisi esacerbata dalla pandemia del Covid-19”. 

Promuovere l’empowerment di donne, bambini, giovani 

L’impegno adottato dall’Assemblea per rispondere in maniera determinante alla tratta delle persone è di “promuovere l’empowerment delle donne, dei bambini e dei giovani per creare una società più giusta ed equa”; di “adottare strategie efficaci per ridurre la domanda della tratta di persone, includendo l’educazione di ragazzi e uomini e la promozione di percorsi migratori regolari”; di favorire “la responsabilizzazione dei trafficanti e l’introduzione di cambiamenti politici e giuridici efficaci per le popolazioni a rischio, compresi i migranti, i rifugiati e gli sfollati”; di “affrontare i fattori di spinta e di attrazione della migrazione e degli sfollati, sostenendo la protezione e l’integrazione delle persone in movimento” e di “informare sui rischi del reclutamento online e dei social, sensibilizzando i giovani e le loro famiglie e promuovendo la sicurezza informatica”. 

Cura dei sopravvissuti

Come altra priorità, l’impegno è quello di prendersi cura dei sopravvissuti, quali “membri preziosi della famiglia di Talitha Kum». Fondamentali saranno la promozione di “spazi per la messa in sicurezza e l’accoglienza dei sopravvissuti, il sostegno reciproco tra sopravvissuti e iniziative guidate dai sopravvissuti”; la creazione di “spazi per l’ascolto non giudicante, linee telefoniche dirette e segnalazioni tramite app mobile”; il collegamento dei “sopravvissuti all’istruzione, ai servizi della salute, allo sviluppo di competenze, all’alloggio, all’assistenza legale e alle opportunità di lavoro”; l’offerta di “sostegno psicosociale e accompagnamento spirituale ai sopravvissuti, nonché supporto psicologico e legale e formazione per i membri e i partner” della Rete.

Modi creativi contro la globalizzazione dell’indifferenza

Nel testo si indica la necessità di “trovare modi creativi per aumentare la consapevolezza di fronte alla globalizzazione dell’indifferenza, ispirati dalla Fratelli tutti” e vengono sottolineati aspetti fondamentali per la lotta, quali “l’uguaglianza tra donne e uomini e per il rispetto dei diritti umani”; la condivisione di “risorse, buone pratiche, analisi dei dati e l’annuario online di Talitha Kum”; la capacità di affrontare “l’impatto del cambiamento climatico e mitigarne le cause, ispirati dalla Laudato si’”; la preghiera “per la fine della tratta di persone, coinvolgendo più realtà nella celebrazione della Giornata mondiale di preghiera e di riflessione dell’8 febbraio” e l’esigenza di “promuovere il coinvolgimento attivo dei giovani, in particolare dei giovani ambasciatori di Talitha Kum, e responsabilizzarli come leader delle nostre campagne online di sensibilizzazione”.

Tutte azioni, quelle rilanciate da questa seconda Assemblea generale, che avranno il “potere di trasformare le vite con la compassione, verso un mondo libero dalla tratta”.

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