Taizé, il prossimo incontro dei giovani sarà per la prima volta in Slovenia

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Mario Galgano – Città del Vaticano

Nella sua meditazione, la sera di venerdì scorso, il priore della comunità di Taizé, fratel Alois, ha affrontato il tema della posizione della Chiesa nel mondo di oggi e di ciò che questo significa per il futuro della comunità di fede: “Come è consuetudine nelle chiese di questa zona, piccole navi sono appese in questa stanza qui, che è stata trasformata in una sala di preghiera temporanea. Sono un’immagine per il futuro della Chiesa. La Chiesa non è più una nave orgogliosa e grande, ma più simile alla piccola barca in cui Gesù sedeva con i suoi amici. In quel momento, nel mezzo della tempesta, Gesù fece loro il dono della fiducia in Dio”.

Taizé, luogno sicuro

Molte cose sono andate male negli ultimi anni, anche nella Chiesa, ha ammesso fratel Alois. Ha citato i casi di abuso che hanno colpito anche la sua comunità. Ma bisogna anche aggiungere che molti credenti si erano battuti per la verità e la giustizia: “È con questo spirito che noi fratelli di Taizé continuiamo il nostro impegno per la verità iniziato nel 2019. Siamo consapevoli che l’integrità delle persone è stata violata. Pertanto, vorrei ribadire che faremo tutto il possibile per garantire che Taizé sia un luogo sicuro per tutti. Proprio come fa ogni incontro internazionale e chiedo a tutti di sostenerci in questo viaggio”. Attualmente, circa 5.000 giovani provenienti da tutta Europa si sono riuniti per l’incontro dei giovani durante il nuovo anno nella città anseatica di Rostock, nella Germania orientale.

Fratel Alois ha poi parlato dell’incontro europeo dei giovani del prossimo anno, che per la prima volta sarà ospitato dalla Slovenia, spigando perché la capitale Lubiana sia stata scelta come sede: “Una ragione è che la Slovenia si trova all’interfaccia tra il nord e il sud, l’est e l’ovest dell’Europa”. La Slovenia combina apertura e tradizione, non da ultimo c’è una grande tradizione di ospitalità. I fratelli di Taizé visitano il Paese dagli anni Sessanta.

Per i cristiani in Slovenia, questa è “un’opportunità straordinaria” di unirsi al “pellegrinaggio della fiducia”, ha detto l’arcivescovo di Lubiana, Stanislav Zore. Potrebbero aprire le porte delle loro case e parrocchie e accogliere i giovani di tutta Europa dal 28 dicembre 2023 al primo gennaio 2024. L’incontro potrebbe essere una buona occasione per invitarvi persone lontane dalla Chiesa. “In un periodo di crescente divisione e polarizzazione, dobbiamo superare gli ostacoli per incontrarci”.

Meditazione biblica del ex-presidente tedesco

All’incontro in corso a Rostock, l’ex presidente tedesco Joachim Gauck ha fatto appello all’impegno sociale. “Non abbiamo idea di cosa possiamo significare per gli altri”, ha detto venerdì scorso durante una meditazione biblica nella sede fieristica della città. Nei momenti difficili della sua vita, ha osservato, altre persone sono sempre state al suo fianco e hanno contribuito a far sì che non conducesse un'”esistenza in catene”. “Io sono uno che è sfuggito alle tenebre”, ha detto, riferendosi alla propria storia. Gauck era un pastore protestante a Rostock durante la DDR.

La Comunità di Taizé, che ha sede in Borgogna, Francia, dal 1978 invita i giovani agli incontri europei dei giovani a cavallo della fine dell’anno, con una partecipazione arrivata a toccare le 100 mila presenze circa. Anche quest’anno, l’attenzione a Rostock e dintorni si concentrerà su canti, preghiere, meditazioni, workshop e servizi religiosi. È la prima volta in due anni che l’incontro si svolge alla presenza di giovani. In Germania, l’ultima edizione si è tenuta nel 2011 a Berlino con circa 28 mila partecipanti.