Chiesa Cattolica – Italiana

Studiare la storia per vivere oggi la fede

Andrea Tornielli

21/11/2024

Lettera di Francesco sul rinnovamento dello studio della storia della Chiesa per aiutare i sacerdoti “a interpretare meglio la realtà sociale”. Il Pontefice chiede di diffidare da …

Studiare la storia della Chiesa è un modo per custodire la memoria e costruire il futuro. Ed è il modo migliore per interpretare la realtà che ci circonda. Educare le giovani generazioni ad approfondire il passato, a non fidarsi degli slogan semplificatori, a destreggiarsi nel dedalo di milioni di “notizie” spesse volte false o comunque tendenziose e incomplete, è una missione che ci riguarda tutti. Le parole di san Filippo Neri insistono sul legame peculiare della fede cristiana con la storia. L’incarnazione, morte e resurrezione del Figlio di Dio è un avvenimento che ha diviso in due – tra un prima e un dopo – la storia dell’umanità. La fede cattolica non è innanzitutto idea, filosofia, morale, ma relazione, vita, concretezza, storia. Noi siamo cristiani grazie a una testimonianza che si è tramandata di madre in figlio, di padre in figlia, da nonni a nipoti. E risalendo all’indietro questa catena arriviamo ai primi testimoni, gli apostoli, che condivisero, giorno dopo giorno, tutta la vita pubblica di Gesù.

Questo amore per la storia, accompagnato dallo sguardo di fede, fa guardare con attenzione anche alle pagine meno nobili e più buie del passato della Chiesa. «Studiate senza pregiudizi perché la Chiesa non ha bisogno della menzogna ma solo della verità», disse Leone XIII aprendo l’allora Archivio Segreto Vaticano nel 1889.

Certo, approfondire la storia ci mette in contatto con le “macchie” e con le “rughe” del passato. Francesco spiega che «la storia della Chiesa ci aiuta a guardare la Chiesa reale per poter amare quella che esiste veramente e che ha imparato e continua ad imparare dai suoi errori e dalle sue cadute». Riconoscendo sé stessa anche nei suoi momenti oscuri la rende capace di comprendere «le macchie e le ferite» del mondo di oggi.

Lo sguardo del Papa è dunque molto distante da qualsiasi preoccupazione apologetica, tesa a presentare una realtà edulcorata; come pure dalle tendenze ideologiche che invece dipingono la Chiesa come una sentina di malfattori. In realtà, una Chiesa che sappia veramente confrontarsi con ogni piega del suo passato, più facilmente resta umile perché cosciente che a salvare l’umanità è il Signore, e non le strategie di marketing pastorale o il protagonismo di questo o quel personaggio alla moda.

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