Strage di studenti in Uganda. Attentatori in fuga

Vatican News

Sono almeno 41 le persone morte nell’attacco della milizia islamista Fda ieri contro una scuola nell’Uganda occidentale. Gli attentatori sarebbero in fuga verso la vicina Repubblica Democratica del Congo

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

A provocare l’attacco secondo le autorità sarebbero stati i ribelli delle Forze democratiche alleate (Adf). Tra le vittime 38 sono giovani studenti della scuola secondaria di Lhubiriha. L’istituto privato si trova nel distretto ugandese di Kasese, ad ovest del Paese e a due chilometri dal confine con la Repubblica Democratica del Congo. Alcuni ragazzi sono stati trucidati, mentre numerose studentesse sarebbero state rapite. Colpiti fuori dalla struttura anche  una guardia e due membri della comunità locale. Tratte in salvo invece otto persone, che si trovano in condizioni critiche nella struttura. Alcuni corpi sarebbero stati bruciati e sono ora irriconoscibili.

Gli attentatori sarebbero in fuga e l’esercito ugandese – secondo quanto riferisce un comunicato – li starebbe inseguendo. Le Forze democratiche alleate (Adf) sono accusate di aver lanciato molti attacchi contro i civili negli ultimi anni, in particolare contro comunità in zone remote del Congo orientale. Solo la scorsa settimana è stato attaccato un villaggio nella Repubblica vicino alla frontiera con l’Uganda. L’orientamento politico dei miliziani è opposto al governo del presidente ugandese Yoweri Museveni, al potere dal 1986.

L’attentato è stato condannato nelle ultime ore dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, dall’Unione Africana e dall’Unione Europea.