Benedetta Capelli – Città del Vaticano
A bordo dell’Air Force One, Donald Trump lascerà Washington verso le 9 del mattino (le 15 in Italia), con una cerimonia davanti un hangar della base di Andrews, direzione Florida. Nessun discorso alla nazione come si conviene ad ogni presidente uscente ma un videomessaggio, registrato lunedì scorso, nel quale rivendica i successi dei suoi 4 anni, ricorda di essere stato il primo capo della Casa Bianca a non iniziare una guerra. Breve il riferimento all’assalto al Campidoglio, “tutti gli americani – spiega il tycoon – sono rimasti inorriditi: la violenza politica è un attacco a tutto ciò che amiamo come americani. E non può mai essere tollerata”. Infine l’annuncio che il suo movimento è solo all’inizio, fonti diverse ipotizzano la fondazione di un nuovo partito chiamato ‘Patriot party’. Ci sarebbe infatti una profonda frattura con i repubblicani e questo potrebbe rappresentare un problema per Trump in vista del voto al Senato che dovrà esprimersi sulla messa in stato d’accusa approvata dalla Camera dei rappresentanti. Intanto prima di congedarsi, Trump ha recocato a partire dal 26 gennaio il bando dei viaggi dall’Europa e dal Brasile, deciso in passato come misura per arginare i contagi di coronavirus, ed ha ratificato alcuni provvedimenti di grazia e commutazione della pena.
Washington blindata
Joe Biden è a Washington, alla Blair House, la residenza nella quale vengono ospitate le delegazioni di altri Paesi in visita ufficiale negli Stati Uniti d’America. La città blindata per la cerimonia di insediamento, alla quale prenderanno parte solo mille ospiti, rigorosamente con mascherine e nel rispetto del distanziamento sociale, contro gli almeno 200 mila invitati del passato. Appuntamento alle 12, le 18 in Italia, nell’ala ovest del Campidoglio. Il nuovo presidente punta a lanciare il messaggio di un “viaggio che unisca il Paese e riporti lo spirito americano”. Al posto di Trump ci sarà il vicepresidente uscente, Mike Pence.