Stallo nelle trattative tra Hamas e Israele per una tregua a Gaza

Vatican News

In Egitto si è momentaneamente interrotto il negoziato tra Israele e Hamas per la tregua nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi. La delegazione palestinese è tornata a Doha, addossando ogni responsabilità del mancato cessate il fuoco ad Israele. Intanto sul terreno l’esercito israeliano continua a circondare la città di Rafah e si registrano altre vittime civili

Marco Guerra – Città del Vaticano

La responsabilità di un possibile cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è interamente nelle mani di Israele.  Queste le dichiarazioni di Hamas, dopo la partenza della sua delegazione dall’Egitto, dove si stanno svolgendo i colloqui. Il movimento islamico fondamentalista sostiene che Israele abbia respinto una proposta avanzata dai mediatori e accettata dai palestinesi.

Colloqui in una fase delicata

I rappresentanti di entrambi gli schieramenti hanno lasciato il Cairo “dopo due giorni di negoziati”. Secondo media arabi gli sforzi dell’Egitto e di altri Paesi mediatori come Qatar e Stati Uniti “continuano ad avvicinare i punti di vista”. Intanto il governo del Cairo chiede alle parti di mostrare flessibilità e parla di colloqui che stanno attraversando una fase delicata. Israele dal canto suo esprime delusione per l’avvertimento ricevuto dagli Stati Uniti di bloccare l’invio di armi in caso di attacco a Rafah. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, tira dritto e dice che il suo Paese andrà avanti contro Hamas “anche da solo”.

Nuovi raid sulla striscia

Intanto, da martedì l’esercito israeliano ha schierato carri armati a Rafah e ha preso il controllo del valico di frontiera con l’Egitto. Sul terreno fonti palestinesi riferiscono di un bombardamento su un edificio nel campo profughi di Jabalia: quattro le vittime, tutte appartenenti alla stessa famiglia, tra cui un bambino. Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di almeno 34.904 morti e 78.514 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.