Spagna, pubblicato un rapporto sugli abusi nella Chiesa

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Un’indagine con 487 testimonianze di vittime di abusi nella Chiesa cattolica in Spagna. L’ha presentata al Congresso dei Deputati il Difensore civico, Ángel Gabilondo, invocando un’assunzione di responsabilità

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Un Rapporto sugli abusi sessuali nella Chiesa cattolica è stato presentato oggi al Congresso dei Deputati spagnoli, la camera bassa del parlamento, dal Difensore del popolo Ángel Gabilondo. In 777 pagine sono raccolte testimonianze e raccomandazioni rivolte alle istituzioni ecclesiastiche e al Governo per “l’adozione di misure necessarie”. “È un rapporto mirato a rispondere ad una situazione di sofferenza e solitudine che per anni è stata coperta, in un modo o nell’altro, da un ingiusto silenzio”, ha dichiarato Gabilondo.

487 testimonianze

Il rapporto non fornisce cifre precise sulle vittime, ma presenta informazioni rilevanti provenienti da 487 testimonianze; secondo il Difensore del popolo, l’indagine si è concentrata sull’ascolto delle persone: “Ascoltarle significa incontrare la voce e l’esperienza del dolore. Ciò che è successo è per loro e per la società un vero disastro… Le vittime sono al centro di questo rapporto”. L’indagine denuncia il fatto che la Chiesa in Spagna ha sottovalutato a lungo la gravità del problema. Tuttavia, riconosce che la Commissione consultiva ad hoc ha individuato buone e cattive pratiche. Nel contempo si rileva che le autorità pubbliche del Paese non disponevano di procedure adeguate per prevenire, individuare e reagire agli abusi sessuali sui minori nelle scuole della Chiesa cattolica. 

Raccomandazioni

Tra le raccomandazioni, il Rapporto propone: un atto pubblico di riconoscimento e riparazione simbolica alle vittime; la creazione di un fondo statale per risarcimento econmico delle vittime e che sia un organo amministrativo speciale  a stabilire una procedura per riparare al danno subito dalle vittime di abusi e aggressioni sessuali su minori nella Chiesa cattolica. Si suggeriscono inoltre misure di prevenzione di eventi simili. Le raccomandazioni prevedono che la Chiesa cattolica fornisca i mezzi necessari per assistere le vittime, offrendo a loro e ai familiari le cure necessarie. Inoltre si chiede che le diocesi e gli istituti di vita consacrata rendano accessibili agli inquirenti le informazioni contenute nei loro archivi.

Le testimonianze

Secondo il rapporto, delle 487 vittime che hanno testimoniato, l’84% è costituito da uomini. “Quando si offre un certo numero di testimonianze di vittime, occorre tenere presente l’unicità personale di ciascuna di esse”, viene sottolineato. Uomini sono anche la maggior parte degli abusatori e solo una piccola parte delle persone accusate è stata sottoposta a processo dalle autorità civili.

Incontro con i rappresentanti della Chiesa 

Oltre agli incontri con le associazioni delle vittime, il Difensore del popolo ha avuto più di 80 incontri con il presidente e i segretari generali della Conferenza episcopale spagnola, con il presidente della Conferenza spagnola dei religiosi e con i superiori e i membri della stessa, con il decano del Tribunale della Rota, con i rappresentanti degli istituti di vita consacrata e con la Commissione consultiva e il Forum delle associazioni delle vittime.

Il sondaggio

Il Rapporto presenta anche un sondaggio che contestualizza il problema e rivela che l’11,7% delle persone intervistate ha dichiarato di aver subito abusi sessuali prima dei 18 anni. Il 3,36% ha specificato che l’abuso è avvenuto in ambito familiare. Inoltre lo 0,6% del campione rappresentativo della popolazione intervistata afferma di aver subito violenza sessuale da parte di un sacerdote o di un religioso cattolico, e l’1,13% in ambito religioso. Secondo Gabilondo, è essenziale affrontare una questione “difficile per tutti”: “Occorre un’assunzione di responsabilità”.