Chiesa Cattolica – Italiana

Siria, padre Abdo Raad: “Difficile portare aiuti alle vittime del terremoto”

Il presidente dell’associazione caritatevole Annas Linnas racconta quali sono gli ostacoli per portare i beni di prima necessità a chi è rimasto senza nulla a causa del sisma che, come in Turchia, ha provocato migliaia di morti. “C’ è soprattuto il timore che i container vengano sequestrati dalle milizie impegnate nella guerra” denuncia il sacerdote maronita. Ma il sostegno, alla fine, non manca

Federico Piana – Città del Vaticano

In Siria, devastata dal terremoto che ha colpito anche la Turchia provocando decine di migliaia di vittime, è sempre più complicato far arrivare aiuti umanitari. L’allarme, accorato, è di padre Abdo Raad, sacerdote maronita e presidente dell’associazione di solidarietà Annas Linnas, che nel Paese dell’Asia occidentale sta tentando di portare beni di prima necessità, soprattutto nelle diocesi  vicine alla città di Aleppo.

Colpa di guerra e sanzioni

“E’ difficile inviare cibo, materiali e soldi – spiega il religioso – per via delle sanzioni. E anche il sistema internazionale di trasferimento di denaro non funziona”. A rendere più complicata la situazione c’è poi la guerra civile strisciante che, in molte zone della nazione, anche in quelle rase al suolo dal sisma, continua a provocare lutto e dolore. “Nonostante le continue scosse di assestamento, i combattimenti proseguono e questo rende complesso trasportare gli aiuti per le strade siriane perché potrebbero essere sequestrati dalle milizie” denuncia padre Raad.

Ascolta l’intervista a padre Abdo Raad

https://media.vaticannews.va/media/audio/s1/2023/02/28/14/136961610_F136961610.mp3

Obiettivo: aiutare tutti

Eppure gli aiuti, anche se con difficoltà, continuano ad essere consegnati. “Insieme ad alcuni amici siriani – racconta il sacerdote- abbiamo fatto partire da Roma un container pieno di vestiti e di cibo. Chi prenderà questo container? Sarà certamente il governo che però deve capire che, nonostante i conflitti, deve rendere accessibile gli aiuti a tutti”. Solo tramite lo Stato siriano, precisa padre Raad, “si possono inviare gli aiuti umanitari e molte associazioni benefiche hanno timore a relazionarsi con esso, forse proprio per via delle sanzioni”.

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