Chiesa Cattolica – Italiana

Siria: in un blitz statunitense morto il leader dell’Is Al Qurayshi

Paola Simonetti – Città del Vaticano

L’obiettivo era il leader del sedicente Stato Islamico, Al Quraishy. L’operazione speciale di ieri durata due ore delle forze statunitensi ad Idlib, considerata la roccaforte degli estremisti islamici, mirava a catturare il successore di Al Bagdadi, ucciso nel massiccio raid americano del 2019. Ma dopo un attacco aereo e via terra da parte dei soldati Usa nell’abitazione dove viveva con la sua famiglia, Al Quaryshi si è fatto esplodere per evitare l’arresto.

Fra le vittime anche bambini

Nell’operazione, tra i morti si contano anche una donna, la moglie del leader dell’Is e due suoi figli, più un terzo minore di cui non è stata per ora specificata l’identità. Morti, queste, che i funzionari americani, però, attribuirebbero all’esplosione provocata dallo stesso Al Quraishy. Il Pentagono, infatti, ha espresso apprezzamento per ”il livello di attenzione mostrato dai militari nel portare a termine la missione, anche se l’Osservatorio per i diritti umani in Siria e i Caschi Bianchi ieri avevano riferito numeri diversi sui morti legati al raid, denunciando 13 persone uccise, tra cui 6 bambini e 4 donne.

Lotta planetaria all’Is

Il blitz, frutto della collaborazione dell’intelligence irachena, secondo quanto reso noto dai vertici dell’esercito iracheno, è ”una vittoria significativa nella lotta globale per smantellare l’Is”, ha dichiarato il Segretario di Stato Usa, Blinken, specificando che rientra in una più ampia missione per sconfiggere il sedicente Stato Islamico e “negargli il controllo territoriale in Iraq e Siria”. Dalla Casa Bianca, nel suo discorso alla Nazione, il presidente degli Stati Uniti, Biden, rivolgendosi direttamente agli estremisti islamici ha dichiarato: “Vi verremo a prendere in ogni parte del mondo, ovunque vi nascondiate. Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi era una grande minaccia per il mondo e le forze militari americane l’hanno rimossa con successo”.

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