Sinodo, comunicazione al Sinodo del cardinale Fernández (testo integrale)

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Pubblichiamo lla comunicazione del prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede nella congregazione generale dell’assise di questa mattina, 21 ottobre, sulla questione del diaconato permanente per le donne

Cardinale Victor Manuel Fernández *

Voglio chiarire che il Gruppo 5 è coordinato dal Segretario dottrinale del Dicastero per la Dottrina della Fede. Venerdì scorso aveva un intervento medico ed ha proposto al suo posto due persone molto capaci di ascolto per recepire le proposte. Dopo ho saputo che alcuni si aspettavano la mia presenza ed ho offerto una riunione giovedì alle 16.30.

Sappiamo che il Santo Padre ha espresso che in questo momento la questione del diaconato femminile non è matura ed ha chiesto che non ci intratteniamo adesso su questa possibilità. La commissione di studio sul tema è giunta a delle conclusioni parziali che faremo pubblicare al momento giusto, ma continuerà a lavorare.

Invece il Santo Padre è molto preoccupato per il ruolo delle donne nella Chiesa e, prima ancora della richiesta del Sinodo, ha chiesto al Dicastero per la Dottrina della Fede di esplorare le possibilità di uno sviluppo senza concentrarci sull’ordine sacro. Noi non possiamo lavorare in una direzione diversa, ma devo dire che sono pienamente d’accordo. Perché?

Perché pensare al diaconato per alcune donne non risolve la questione dei milioni di donne della Chiesa. D’altra parte, noi non abbiamo ancora fatto alcuni passi che invece potremmo fare. Vi do solo alcuni esempi:

1) Quando si è creato il nuovo ministero del catechista, il Dicastero per il Culto divino ha inviato una lettera alle Conferenze episcopali. Lì ha proposto due forme diverse di configurare il ministero. Una era collegata alla guida della catechesi. Ma la seconda accoglieva quanto aveva detto il Papa in Querida Amazonia sulle catechiste che sostengono le comunità in assenza di preti, donne che sono in capo, guidano le comunità e svolgono diverse funzioni. Le Conferenze Episcopali potevano accogliere questo secondo modo, ma pochissime lo hanno fatto. Questa proposta era possibile perché il Papa aveva spiegato nei suoi documenti che la potestà sacerdotale, collegata ai sacramenti, non necessariamente si esprime come potere o autorità, e che ci sono forme di autorità che non richiedono l’ordine sacro. Ma questi testi non sono stati recepiti.

2) L’accolitato per le donne è stato concesso di fatto in piccola percentuale nelle diocesi, e molte volte sono i preti che non vogliono presentare donne al vescovo per questo ministero.

3) Il diaconato per i maschi: in quante diocesi del mondo è stato accolto. E dove sono stati accolti, quante volte sono solo chierichetti ordinati?

Questi pochi esempi ci fanno capire che affrettarsi a chiedere l’ordinazione di diaconesse non è oggi la risposta più importante per promuovere le donne. Per alimentare la riflessione ho chiesto che si mandino al mio Dicastero testimonianze di donne che sono veramente a capo di comunità o che svolgono ruoli importanti di autorità. Non perché siano state imposte alle comunità, o come risultato di uno studio, ma perché hanno acquistato questa autorità sotto l’impulso dello Spirito di fronte ad un bisogno del popolo. La realtà è superiore all’idea. Questa è la linea di lavoro in questa tappa. Chiedo specialmente alle donne membri di questo Sinodo che aiutino a recepire, esplicitare e far pervenire al Dicastero diverse proposte, che possiamo ascoltare nel loro contesto, su possibili vie per la partecipazione delle donne alla guida della Chiesa. In questa linea aspettiamo proposte e riflessioni.

Giovedì dunque ascolterò idee sul ruolo delle donne nella Chiesa. Per quelli che erano molto preoccupati per le procedure e i nomi, lo spiegherò giovedì e darò i nomi stessi, così da associare dei volti a questo lavoro. Nonostante quanto detto, per coloro che sono convinti che si debba approfondire la questione del diaconato femminile, il Santo Padre mi ha confermato che continuerà ad essere attiva la Commissione presieduta dal Cardinale Giuseppe Petrocchi. I membri del Sinodo che lo vogliono – sia individualmente che come gruppi – possono inviare a quella Commissione considerazioni, proposte, articoli o preoccupazioni su questo tema. Il Cardinale Petrocchi mi ha confermato che i lavori riprenderanno nei prossimi mesi e analizzeranno i materiali che sono arrivati.

Amiche e amici, sono convinto che possiamo andare avanti passo a passo, ed arrivare a cose molto concrete, perché si possa capire che non c’è niente nella natura della donna che impedisca che esse abbiano posti molto importanti per la guida delle Chiese. Quello che viene veramente dallo Spirito Santo non si potrà fermare.

* Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede