Si è spento Domenico Agasso sr, il vaticanista che viaggiò con Paolo VI

Vatican News

VATICAN NEWS

Si è spento nel sonno la notte di San Silvestro Domenico Agasso senior, 99 anni, originario di San Bernardo di Carmagnola (Torino), giornalista dal 1951. Approdato al settimanale mondadoriano “Epoca” nel 1960, quindi caporedattore a “Famiglia Cristiana”, divenne poi direttore di “Epoca” e del settimanale “Il Nostro Tempo”. Maestro per generazioni di giornalisti, ha pubblicato per Mondadori nel 1978 una “Stori d’Italia” in otto volumi ed è autore di libri su Papa Roncalli (“Mi chiamerò Giovanni”), sul fondatore dei paolini (“Giacomo Alberione, editore per Dio”) e su Papa Montini (“Paolo VI. Le chiavi pesanti”). Quest’ultimo lavoro, accompagnato dalle splendide foto di Pepi Merisio, era frutto dell’esperienza di vaticanista sul campo: Agasso senior aveva infatti accompagnato Paolo VI nei suoi primi viaggi apostolici, destinati a segnare la storia del pontificato, a partire dal primo in Terra Santa, nel gennaio 1964. Quindi era stato sui voli papali diretti in India (dicembre 1964), a New York (ottobre 1965) e a Fatima (1967).

Quello incarnato da “Epoca” in quegli anni era un giornalismo rigoroso, fatto di grandi fotografie con brevi didascalie curate come un’opera letteraria, e reportage evocativi, capaci di portare il lettore dentro l’evento, quando ancora non esistevano le immagini condivise in tempo reale.

Agasso, che è stato anche capostipite di una famiglia di giornalisti e saggisti – dal figlio Renzo al nipote vaticanista Domenico Agasso junior – è stato un cronista-testimone della Chiesa conciliare e post-conciliare. E un protagonista privilegiato di quella novità rappresentata dai pellegrinaggi apostolici nel mondo del Successore di Pietro, iniziati da Papa Montini. Vero testimone sul campo, come attestano alcune foto che lo ritraggono sul palco papale a pochi metri da Paolo VI mentre scruta l’immensa folla dei pellegrini radunatisi a Fatima per la messa nel cinquantesimo anniversario delle apparizioni mariane, Agasso è stato sempre disponibile con le nuove generazioni di giornalisti: il suo archivio e la sua memoria storica hanno rappresentato un antidoto al giornalismo un po’ effimero del giorno per giorno, che rischia talvolta di presentare come “novità” o come “prime volte” circostanze in realtà già avvenute prima.

Quattro anni fa, rispondendo a una domanda da inserire in un libro dedicato ai viaggi di Papa Francesco, aveva ricordato come i dialoghi con i cronisti in alta quota, nonostante formalmente Paolo VI “non concedeva interviste”, erano iniziati proprio con Papa Montini, durante quei primi voli. “Era stabilito che il Papa non facesse conferenze stampa né concedesse interviste, ma capitava che non si sottraesse a qualche domanda… Paolo VI veniva a salutarci, uno per uno, a volte sia all’andata che al ritorno. Qualcuno di noi faceva delle domande. Una volta io gli diedi un’offerta per i bambini pakistani che mi era stata affidata da una parrocchia. Sul volo di ritorno volle venire a dirmi di persona che l’aveva consegnata”.

LEGGI LA CRONACA DI AGASSO DEL VIAGGIO A FATIMA DEL 1967

https://www.lavocedeltempo.com/Chiesa/Come-Domenico-Agasso-sr-racconto-la-visita-Paolo-VI-a-Fatima