Si chiude il G20 in India, la presidenza di turno passa al Brasile

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Il vertice di Delhi si conclude con una dichiarazione finale in cui il linguaggio sul conflitto in Ucraina è più ‘morbido’ nei confronti della Russia, di cui non si esplicita l’invasione. Accolta l’Unione africana come membro del gruppo

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Il premier indiano Modi ha chiuso il G20 di Delhi e passato il testimone delle riunioni al presidente brasiliano Lula a cui spetterà la guida del gruppo nel 2024. Nel comunicato finale nessuna esplicitazione dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Impegno per aiuti coordinati al Marocco

Dalla riunione è emersa, tra i vari temi in agenda, anche piena solidarietà alle autorità e al popolo marocchino, e l’impegno ad aiuti coordinati e al sostegno per l’emergenza nel Paese devastato dal terremoto e per la ricostruzione. È quanto affermano da Nuova Delhi in una dichiarazione congiunta il primo ministro indiano, il presidente dell’Unione Africana, quello della Repubblica francese, il presidente della Banca mondiale, l’amministratore delegato del Fondo monetario internazionale e la presidente della Commissione europea. 

L’Unione africana, nuovo membro del G20

Con un omaggio al leader dell’indipendenza indiana Mahatma Gandhi, i leader del G20 hanno concluso il vertice e accolto l’Unione Africana come membro. L’India ha presentato un piano con gli Stati Uniti, l’Unione Europea e altri paesi per costruire un corridoio ferroviario e marittimo che la colleghi al Medio Oriente e al vecchio continente, nel tentativo di rafforzare la crescita economica e la cooperazione politica. Ha lanciato inoltre un’alleanza globale sui biocarburanti con 19 Paesi, tra cui Stati Uniti e Brasile. La nazionae sudamericana, che ospita la maggior parte della foresta amazzonica – e che dovrebbe anche assumere la presidenza del gruppo BRICS e ospitare la conferenza sul clima delle Nazioni Unite nel 2025 – probabilmente userà la sua presidenza per chiedere maggiori fondi per la conservazione dell’ambiente, ha detto Laerte Apolinário Júnior, della Pontificia Università Cattolica di San Paolo, citato dall’AP. A proposito delle conclusioni sul clima, per il presidente francese Macron queste sono ‘insufficienti’.

Ucraina, la dichiarazione finale non parla di ‘invasione’

Con riferimento alla guerra in Ucraina, Lula ha proposto di mediare, ma questi sforzi sono stati ampiamente respinti e il suo rifiuto di armare l’Ucraina ha scatenato le critiche dei Paesi occidentali. La dichiarazione finale ha sottolineato le “sofferenze umane e gli impatti negativi aggiunti della guerra in Ucraina”, ma non ha menzionato direttamente l’invasione della Russia. I leader occidentali – che hanno spinto per un ‘rimprovero’ più forte delle azioni della Russia nelle passate riunioni del G20 – hanno comunque definito il consenso un successo e lodato quella che è stata considerata una “azione di bilanciamento dell’India”, come riporta l’AP. Da parte sua, il portavoce del ministero degli Esteri ucraino ha dichiarato che il “G20 non ha nulla di cui essere orgoglioso”. Il cancelliere tedesco Scholz ha dichiarato ai giornalisti che è significativo che la Russia abbia firmato l’accordo che menziona la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Lavrov in una conferenza stampa ha sottolineato che grazie al Sud globale che difende i suoi legittimi interessi, è stato possibile impedire il successo del tentativo dell’Occidente di ‘ucrainizzare’ nuovamente l’intera agenda. Lula ha annunciato di voler garantire che, qualora il presidente russo Putin, su cui pende un mandato di cattura della Corte penale internazionale, decidesse di andare a Rio per il prossimo vertice, non sarà arrestato.