Emanuela Campanile – Città del Vaticano
Niger senza pace, ancora teatro di attacchi di stampo Jihadista. Ieri, uomini armati sono arrivati in moto in tre villaggi della regione di Tahoua vicino al confine con il Mali, sparando “a tutto ciò che si muoveva” ha riportato un funzionario locale.
L’aumento delle violenze contro i civili
Il portavoce del governo in una dichiara alla televisione pubblica ha dichiarato che “Prendendo sistematicamente di mira i civili, questi criminali armati superano un nuovo limite nella loro barbarie”, che Le popolazioni civili sono considerate obiettivi trattati con orrore e brutalità”.
“Senza legge e senza fede”
Sei giorni di dolore per lo Stato dell’Africa occidentale, il cui governo ha condanna questi atti barbari perpetrati “da individui senza legge e senza fede” e che in nemmeno una settimana conta oltre 200 morti .L’ intensificarsi degli attacchi è la prima grande sfida per il neoeletto capo di Stato Mohamed Bazoum, che succede a Mahamadou Issoufou. Una vittoria, la sua, confermata proprio domenica dalla Corte costituzionale del Niger.