Sabato 20 maggio la manifestazione per la vita. Gandolfini: “La costruzione del bene comune la si fa fortificando la famiglia”
Debora Donnini – Città del vaticano
Testimonianze, relazioni e musica scandiranno, nel pomeriggio di sabato 20 maggio, a Roma, il corteo che da piazza della Repubblica si avvierà verso piazza San Giovanni in Laterano. “Con questa marcia vogliamo lanciare un grande messaggio che semina futuro e speranza”, spiega a Radio Vaticana – Vatican News, Massimo Gandolfini, presidente del Family day e uno dei portavoce della manifestazione assieme a Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita e Famiglia. Sono oltre 120 le realtà italiane, enti e associazioni, che hanno collaborato per organizzare questa iniziativa. “ScegliAmo la vita”, il tema della manifestazione. Si tratta di “un messaggio per tutelare e difendere la vita a 360 gradi: dalla vita nascente, dal concepimento, alla vita durante il suo percorso terreno fino anche ai momenti terminali o di maggiore fragilità e disabilità perché la vita deve essere protetta sempre”, ricorda Gandolfini.
Natalità, speranza e futuro
La crisi della natalità in Italia ha cifre che ribadiscono il dramma dell’inverno demografico. Basti pensare che nel 2022 le nascite sono state meno di 400 mila a fronte di oltre 700 mila morti. Una situazione che non è già più sostenibile per il Paese. Il Papa agli Stati generali della natalità ha ricordato che “la sfida della natalità è questione di speranza”, che “è una virtù concreta, un atteggiamento di vita. E ha a che fare con scelte concrete”. “Alimentare la speranza è dunque un’azione sociale, intellettuale, artistica, politica nel senso più alto della parola; è mettere le proprie capacità e risorse al servizio del bene comune, è seminare futuro”.
“L’Italia in effetti sta soffrendo della malattia del gelo demografico – sottolinea Gandolfini – e in questo senso anche la manifestazione di sabato vuole essere un incoraggiamento”. “Se non si fanno più figli è perché si ha paura del futuro. Vogliamo dare testimonianza con le nostre famiglie e i nostri bambini che possiamo farcela, tutti quanti insieme, dobbiamo rilanciare l’appello del Santo Padre”. Per il portavoce della manifestazione, “per rilanciare la natalità servono certamente misure di carattere economico, ma soprattutto un nuovo clima culturale che faccia vedere la vita come un tesoro prezioso che non dobbiamo disperdere. Se la famiglia sta bene, sta bene l’intera società”. Le misure ribadite sono, dunque, un incremento dell’assegno unico universale, una fiscalità che tenga presente le famiglie numerose che vanno rimesse al centro della cultura e sostenute a livello fiscale e economico.
Il bene della vita
Tra i temi al centro anche la questione aborto, suicidio assistito, utero in affitto, le cosiddette droghe leggere. Il senso, conclude Gandolfini, è di affrontare questi temi per dire che la vita “è un bene talmente grande che va difeso sempre”, non è disponibile ed è il primo da tutelare.