Sarà beata suor Aguchita, uccisa da Sendero Luminoso

Vatican News

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Nel Perù sconvolto dalla violenza dei guerriglieri maoisti di Sendero Luminoso, c’è una storia di dedizione e di amore per le donne contadine e indigene, brutalmente interrotta il 27 settembre 1990 nel villaggio La Florida, ai margini della Selva centrale del Paese. La Serva di Dio Maria Agostina Rivas López, detta Aguchita, (al secolo: Antonia Luzmila) viene uccisa in odio alla fede insieme a sei abitanti del villaggio. Nell’udienza di stamani al cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il Papa ha riconosciuto il suo martirio, testimoniato da tanti presenti che la videro morire. La scelta dei guerriglieri doveva ricadere sulla superiora: non trovandola presero lei.

Aguchita nasce il 13 giugno 1920 a Coracora, in Perù, a 14 anni si trasferisce a Lima per studiare nel Collegio Sevilla, diretto dalle Suore della Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore. Attratta dalla vita consacrata, nel 1941, entra nella Congregazione, dove emette la professione religiosa perpetua l’8 febbraio 1949. Nel 1988 viene inviata nella missione della Congregazione nel villaggio La Florida dove rimane nonostante i pericoli e il rischio che correva.

I nuovi Venerabili

Approvati anche, durante l’udienza odierna, i Decreti per il riconoscimento delle virtù eroiche di sei nuovi Venerabili:

il sacerdote italiano don Felice Canelli, nato a San Severo, in provincia di Foggia, e morto all’età di 97 anni nel 1977. La sua vita di sacerdote, animato dal carisma di San Giovanni Bosco, è segnata da una fede limpida, dalla dedizione ai giovani e dall’amore a Dio che lo porta ad amare tutti con tenerezza. Divenuto nel 1927 parroco nella parrocchia periferica “Croce Santa”, riveste diversi incarichi nell’associazionismo cattolico in particolare nell’Azione Cattolica, proprio per la sua attività pastorale, durante il fascismo, viene imprigionato. Nel dopoguerra si prodiga per sostenere la gente rimasta senza l’indispensabile, dando vita a numerose iniziative sociali.

Il Servo di Dio Bernardo della Madre del Bell’Amore (al secolo: Sigismondo Kryszkiewicz), sacerdote professo della Congregazione della Passione di Gesù Cristo; nato il 2 maggio 1915 a Mława (Polonia) e morto a Przasnysz (Polonia) il 7 luglio 1945. La spiritualità passionista segna la sua vita. Trascorre molte ore in confessionale e dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, viene destinato a Rawa Mazowiecka, dove, durante il bombardamento della città da parte dei sovietici, arriva a scavare con le proprie mani per salvare i superstiti e amministrare l’Unzione dei malati ai moribondi nelle strade. Muore a causa del tifo, il 7 luglio 1945, all’età di 30 anni.

Il Servo di Dio Mariano Gazpio Escurra, sacerdote dell’Ordine degli Agostiniani Recolletti; nato a Puente la Reina, Navarra, Spagna, il 18 dicembre 1899 e morto a Pamplona il 22 settembre 1989. Parte missionario in Cina nel 1924, in un piccolo villaggio, Chengliku, di circa 70 famiglie, 40 delle quali cristiane. Senza ancora conoscere la lingua, la sua attività è caratterizzata da estrema semplicità: nella cappella della casa dei missionari celebra la Messa e guida le preghiere. Continua la sua opera di evangelizzazione in varie località cinesi, dando avvio ad un’intensa attività di apostolato. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e la conseguente occupazione comunista, l’apostolato dei missionari attraversa una fase critica che raggiunge il suo apice nel 1951, con l’arresto di diversi missionari. Per questo viene richiamato in Spagna.

La Serva di Dio Colomba di Gesù Ostia, al secolo Anna Antonietta Mezzacapo, era Priora del Monastero di Santa Teresa delle Carmelitane Scalze di “Marcianise”. Nella sua vita di contemplazione e preghiera è accusata ingiustamente da alcune consorelle che però perdona. La preghiera avvolge l’intera sua esistenza. In un suo appunto così scrive: “Gesù Ostia, mio Sposo adorato, con la mia unione con Te, voglio essere un segno nel mondo”.

La Serva di Dio Antonia Lesino, dell’Istituto Secolare “Piccola Famiglia Francescana”, nasce a Milano l’11 ottobre 1897 e muore a Brescia il 24 febbraio 1962. Nel 1941 frequenta un corso di formazione infermieristica e, ottenuto il diploma, si mette a servizio delle persone sofferenti. Mentre come infermiera curava una ferita, era solita affermare: so di medicare Gesù. Muore investita da una macchina.

Il Servo di Dio Alessandro Bálint nasce a Szeged-Alsóváros il primo agosto 1904 e muore a Budapest, in Ungheria, il 10 maggio 1980. È prima docente di Filologia Ungherese e Storia, presso l’Università di Szeged, e nel 1934 presso la Facoltà di Lettere nell’Università degli Studi a Szeged. Contemporaneamente, entra a far parte del Movimento Cattolico Nazionale dei Giovani Agrari (KALOT), ispirato alla Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica. Nel 1943 fonda il Movimento Popolare dei Socialisti Cattolici e, l’anno successivo, partecipa alla fondazione del Partito Popolare Democristiano, nel quale confluisce il KALOT. Nel 1945, si iscrive al Partito Popolare Democratico Cristiano (KDNP), divenendone successivamente dirigente e poi deputato al Parlamento. Nel 1951 è privato dell’insegnamento perché persona non gradita per la sua militanza nel Partito Popolare. La sua storia è segnata dalla profonda dedizione alla moglie che a un certo punto lo lascia, concependo un figlio con un altro uomo. Riaccoglie a casa la donna, ammalatasi di Parkinson, e rimasta sola, sostenendola insieme al ragazzo che tratta con amore come suo figlio.