Ieri sera, 21 giugno, 191 profughi afghani, tra cui donne e minori, finora rifugiati in Pakistan, sono giunti in Italia grazie ai corridoi umanitari promossi da CEI, Comunità di Sant’Egidio, Chiese protestanti e Arci, d’intesa con i ministeri di Interno ed Esteri. Nel pomeriggio festa in Via di San Gallicano con familiari e mediatori che contribuiranno alla loro integrazione
Vatican News
Sono arrivati ieri sera, 21 giugno, con un volo proveniente da Islamabad, 191 profughi afghani grazie ai corridoi umanitari promossi da Conferenza Episcopale Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Chiese protestanti italiane e Arci, d’intesa con i ministeri dell’Interno e degli Esteri. Questi nuclei familiari e singoli – tra loro 71 minori e 70 donne – erano rifugiati in Pakistan dall’agosto 2021 e hanno trascorso quasi tre anni in condizioni estremamente precarie in un campo informale nel centro di Islamabad. Perché, dopo la caduta di Kabul e la grande mobilitazione iniziale, molti tra gli afghani riusciti a salvarsi rifugiandosi nei paesi confinanti, restano ancora in attesa di reinsediamento.
Un momento di benvenuto
Oggi, alle 16, presso la Scuola di lingua e cultura italiana in via di San Gallicano 25a, i profughi parteciperanno a un momento di benvenuto e di festa assieme ai loro familiari e ai mediatori che contribuiranno alla loro integrazione, a partire dall’apprendimento della lingua italiana, dalla scuola, per i minori, e dall’inserimento lavorativo, per gli adulti.
Oltre 7.400 rifugiati grazie ai corridoi umanitari
Complessivamente i corridoi umanitari, promossi dalle diverse realtà associative, hanno finora consentito l’arrivo in sicurezza di oltre 7.400 rifugiati in Europa, tra cui 1200 afghani. Questo progetto, interamente autofinanziato, è realizzato grazie a una rete di accoglienza diffusa, sostenuta dalla generosità di tanti cittadini italiani, e rappresenta un modello di successo, che coniuga solidarietà e sicurezza.