Il cardinale segretario di Stato Parolin e il premier Fiala hanno siglato oggi a Praga un trattato bilaterale di 16 articoli che favorisce la collaborazione tra la Chiesa e lo Stato nella promozione del bene comune e dei valori spirituali, umani e culturali del popolo ceco, garantendo la liberta di pensiero, coscienza e religione di tutti i cittadini, e la libertà della Chiesa nello svolgimento della propria missione
L’arrivo del cardinale Parolin negli uffici del primo ministro della Repubblica Ceca
Libertà per la Chiesa Cattolica nella sua missione
Nell’ambito della missione ecclesiastica, in base al riconoscimento della libertà religiosa, lo Stato riconosce il diritto della Chiesa cattolica di operare secondo le proprie regole, di autogovernarsi e di nominare liberamente i propri ministri di culto. Inoltre, garantisce il diritto all’obiezione di coscienza sia nel contesto del servizio militare che in ambito sanitario. L’Accordo tutela l’inviolabilità del sigillo sacramentale, senza condizioni o limitazioni, e del segreto analogo a quello confessionale degli operatori pastorali. Viene inoltre riconosciuto il diritto della Chiesa di istituire enti educativi e caritativi, nonché di fornire assistenza spirituale e cura pastorale alle persone ospitate in strutture di assistenza sociale, sanitarie e penitenziarie. Infine, il nuovo Accordo faciliterà la cura pastorale per i membri delle forze armate e di polizia. L’Accordo firmato oggi dovrà essere sottoposto in seguito alla ratifica di Papa Francesco e del parlamento della Repubblica Ceca ed entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo allo scambio degli strumenti di ratifica.