Chiesa Cattolica – Italiana

Santa Sede all’Osce: ai minori protezione permanente, completa ed efficace

Antonella Palermo – Città del Vaticano

In occasione del terzo incontro supplementare sul tema della protezione delle vittime del traffico di persone, che si tiene oggi 18 luglio a Vienna, nella sede dell’OSCE, la Missione Permanente della Santa Sede dichiara che “occorre compiere tutti gli sforzi per garantire che i minori vittime possano vivere e riprendersi in pace nel loro ambiente familiare”. 

Rafforzare le famiglie con assistenza sanitaria, alloggi dignitosi e istruzione  

“Le convenzioni internazionali, le direttive regionali, i regolamenti e le numerose leggi nazionali sottolineano la necessità di proteggere i minori e di salvaguardare ‘l’interesse superiore del bambino’. Purtroppo – denuncia la Santa Sede – tutto questo non è ancora sufficiente per proteggere i bambini dal diventare vittime della tratta”. Viene ricordato quanto ripetuto da Papa Francesco sulla necessità di garantire un’infanzia serena per permettere ai bambini di guardare con fiducia alla vita e al futuro. In particolare si cita il suo monito: “Guai a chi soffoca il loro gioioso impulso di speranza!”. Da qui la sottolineatura che la protezione dei bambini “richiede innanzitutto il rafforzamento della famiglia”. L’appello è che le politiche e i programmi devono fornire alle famiglie gli strumenti essenziali di cui hanno bisogno per proteggere e nutrire i loro figli: l’assistenza sanitaria, un alloggio dignitoso e l’istruzione.

Tutela nel mondo digitale e dalle conseguenze della guerra

La Missione permanente all’OSCE afferma che “è fondamentale che le normative internazionali e nazionali, compresa la legislazione anti-tratta, siano continuamente aggiornate per garantire che la protezione dei bambini dagli abusi sessuali e lavorativi sia permanente, completa ed efficace”. Si sofferma anche sui meccanismi di protezione che “devono considerare le diverse circostanze in cui la tratta si diffonde, dalla tutela dei minori nel mondo digitale alla protezione dalle conseguenze della guerra e lungo le rotte migratorie”.

Misure appropriate nell’interesse del bambino e nel rispetto dei diritti della famiglia

“Occorre compiere tutti gli sforzi per garantire che i minori vittime possano vivere e riprendersi in pace nel loro ambiente familiare”, è quanto ancora dichiara la Santa Sede secondo cui qualsiasi valutazione dei bisogni del bambino, e qualsiasi azione appropriata per tenerlo al sicuro, non può avvenire senza rispettare i diritti primari e inalienabili dei genitori. Devono essere pertanto messe in atto disposizioni e misure appropriate per garantire che i principi dell’interesse superiore del bambino e il ruolo insostituibile della famiglia siano una considerazione primaria per quanto riguarda tutte le decisioni che hanno un impatto fondamentale sulla vita del bambino”.

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