Chiesa Cattolica – Italiana

Sandri in Siria: i giovani invitano il Papa nel Paese che soffre la fame

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Un viaggio per portare conforto, solidarietà e vicinanza del Papa ad un Paese che ha vissuto per dieci anni in guerra e che ora fa i conti con le macerie. Con questo compito il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, sta visitando la Siria e ieri la prima tappa è stata Damasco. Una giornata intensa fatta di incontri e confronti a partire da quelli vissuti nel Patriarcato greco-melkita.

Il dono del Papa 

Il cardinale Sandri, sempre accompagnato dal nunzio a Damasco, il cardinale Mario Zenari, ha incontrato i presuli siriani ed ha annunciato, a nome del Papa, il dono della Congregazione per le Chiese Orientali di una consistente cifra da destinare ad ogni circoscrizione cattolica del Paese, per sostenere le situazioni di maggior bisogno individuate da ogni vescovo. Annunciata anche per marzo 2022 una Conferenza a Damasco alla quale prenderanno parte anche tutti gli operatori della carità delle singole Eparchie per coordinare una risposta alle urgenze, in particolare alla “bomba della povertà” e al dramma dell’immigrazione.

Il cardinale Sandri al Patriarcato melkita a Damasco

Un’iniziativa che verrà guidata dalla Congregazione, dalla Nunziatura Apostolica a Damasco, dai Dicasteri interessati della Curia Romana e le Agenzie della ROACO. Sarà necessario, è stato ribadito, lavorare su due livelli: impegnarsi per aiuti puntuali e necessari alla ricostruzione e un’adeguata riflessione della comunità internazionale. Con i presuli si è parlato anche del cammino sinodale recentemente avviato da Francesco.

La Divina Liturgia

I giovani, protagonisti di una rivoluzione d’amore

Nel pomeriggio la Divina Liturgia in rito bizantino presso la Cattedrale Melkita, co-presieduta dal porporato e dal patriarca Youssef Absi per l’apertura del Sinodo a livello cittadino. Poi l’abbraccio del cardinale con i giovani nel salone del Patriarcato. Un confronto sincero, durato circa due ore, nel quale si è condiviso il dolore, l’esigenza di una formazione più attenta e di una partecipazione più attiva, della necessità di far sentire la voce dei giovani all’interno del cammino sinodale. Sandri ha esortato ad essere protagonisti di una rivoluzione d’amore, guidati da Papa Francesco e dall’enciclica Fratelli tutti. I ragazzi, attraverso il porporato, hanno invitato il Pontefice a visitare la Siria, come segno di una speranza nuova. Il prefetto Sandri ma anche il nunzio Zenari hanno assicurato che il Papa porta sempre il loro Paese nel cuore, e quando tutte le condizioni, ora ancora molto difficili, lo consentiranno potrà considerare la proposta con gioia. 

Il parroco di Aleppo: serve speranza

Intanto, nell’ambito di questa visita, è da registrare la testimonianza del parroco latino di Aleppo, padre Ibrahim Alsabagh, per il quale l’arrivo del cardinale Sandri giunge in un momento critico dove la guerra combattuta con le armi ha lasciato spazio alla guerra della fame. “Più del 95% della popolazione – afferma – vive sotto la soglia della povertà, gli stipendi minimi non permettono di vivere. Nei cuori c’è la disperazione e lo scoraggiamento. La crisi è forte anche ad Aleppo dove sta per arrivare il freddo e dove gas e gasolio sono carenti e molto cari”. È necessario, sottolinea, tornare ad un approccio d’emergenza con la distribuzione di alimenti, assecondando ogni tipo di bisogno sanitario.

L’incontro con i giovani
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