Chiesa Cattolica – Italiana

SafeYou: una app per combattere la violenza di genere in Kurdistan

Anna Poce – Città del Vaticano

Il nome dell’applicazione è “SafeYou” ed è stata lanciata giovedì scorso nel corso di un evento svoltosi nel Divan Hotel di Erbil e organizzato dal Ministero dell’Interno del governo regionale del Kurdistan (KRG), dalla Direzione Generale della Lotta contro la violenza su donne e famiglie (DGCVAW) e dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA).

L’importanza della prevenzione

I funzionari presenti all’evento, tra cui il ministro degli Interni del governo regionale del Kurdistan, Reber Ahmed, il capo uscente dellaGCVAW, Kurdo Omer, e la rappresentante dell’Onu in Iraq, Rita Columbia – si legge sul sito web delle Nazioni Unite -, hanno sottolineato l’importanza della prevenzione della violenza contro le donne. Il ministro degli Interni Ahmed ha espresso la determinazione del governo ad agire, parlando di “tolleranza zero verso gli autori della violenza di genere”. Per questo “lavoriamo – ha detto –  con tutte le parti interessate nella Regione. “L’applicazione SafeYou ci rende un passo più vicini al raggiungimento di una società senza violenza, e non ci fermeremo finché non avremo raggiunto questo obiettivo”. Da parte sua, la rappresentante dell’UNFPA, Rita Columbia, ha spiegato che “l’applicazione SafeYou è un importante e nuovo strumento” nel sistema di difesa e protezione e sarà collegata “al numero di assistenza 119 gestito da funzionari addestrati della Direzione generale della Lotta contro la violenza su donne e famiglie “.

Un nuovo strumento in più lingue 

Disponibile in arabo, inglese, kurmanji e sorani, SafeYou è dotata di un pulsante per chiedere aiuto che, quando viene cliccato, invia istantaneamente la posizione esatta dell’utente a un agente di sicurezza addestrato e a tre contatti personali, cui rivolgersi in caso di aiuto, che sono stati pre-programmati nella app. Il servizio è gratuito e le informazioni ricevute attraverso l’applicazione sono del tutto confidenziali, ha spiegato la Columbia. L’app include anche un forum anonimo, in cui donne e ragazze possono cercare e ottenere informazioni sui servizi e sulle organizzazioni che lavorano per contrastare la violenza di genere, le molestie e gli abusi; e una funzione di chat online con forze di sicurezza qualificate in grado di istruirle sui loro diritti e su quali azioni intraprendere in situazioni di emergenza. In collaborazione con l’agenzia di telecomunicazioni Korek, la app permette anche di inviare gratuitamente sette messaggi di emergenza in qualsiasi momento: 3 a parenti e amici stretti e 3 a fornitori di servizi (ONG e autorità statali) e polizia. Infine, attivando la funzione SOS, l’applicazione può registrare automaticamente un audio di un minuto dell’ambiente circostante, che potrebbe essere utilizzato come prova di un crimine.

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