La Rete ecclesiale pan-amazzonica nacque nel 2014 dopo una decisione della conferenza di Aparecida del 2007. Presentato il logo per i festeggiamenti del decennale, che sottolinea come tutti i popoli di quel territorio siano connessi tra loro
Suor Debora Evangelina – A.S.C.J. – Città del Vaticano
Nel 2007, in occasione della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi, tenutasi ad Aparecida im Brasile nacque la REPAM (Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica), un organismo ecclesiale, istituito poi nel 2014 e che si appresta quindi a celebrare i suoi dieci anni di vita. Il suo scopo è quello di “creare nelle Americhe la consapevolezza dell’importanza dell’Amazzonia per l’intera umanità” e cercare di sviluppare una pastorale articolata tra le comunità ecclesiali presenti nei vari Paesi sudamericani situati nel bacino amazzonico. A dare il via alle celebrazioni, è stata la recente presentazione del logo commemorativo, il cui design è stato affidato all’agenzia ecuadoriana “Aquattro”.
I Petali della diversità dei popoli latinoamericani
Il logo mantiene il suo simbolismo originale, formato dai nove Paesi che compongono il REPAM attraverso petali sovrapposti che simboleggiano la diversità dei popoli e le loro diverse realtà. Il Vangelo e la Chiesa, che sono al servizio della vita dei popoli dell’Amazzonia, sono rappresentati dalla croce. La menzione dei dieci anni è stata incorporata nello stesso logo, insieme a una rete da pesca gettata con i suoi vari colori e simboli che rappresentano la diversità delle culture presenti e come siano connesse con il territorio. Obiettivo delle celebrazioni è infatti mirare a rendere visibile tutto il lavoro che REPAM ha svolto negli ultimi dieci anni, rinnovando il suo impegno nei confronti dei popoli dell’Amazzonia.
In memoria di chi ci ha preceduto
Il vice segretario della REPAM, Rodrigo Fadul, ha ribadito che la festa è un momento per celebrare le opere e la vita di coloro che ci hanno preceduto e di coloro che sono in Amazzonia. Questo momento vuole rendere visibile l’intero cammino percorso nella storia e quello “sinodale” della REPAM in difesa dell’Amazzonia e dell’ecologia integrale. Questa celebrazione ricorderà i frutti del lavoro di tutti coloro che hanno costruito la rete, sia individui che le organizzazioni che hanno progettato nuovi percorsi all’interno della Chiesa dell’Amazzonia.
Esortazione apostolica post-sinodale
Nell’Esortazione apostolica post-sinodale “Querida Amazonia“, al numero 8, Papa Francesco ha scritto che “Il nostro sogno è quello di un’Amazzonia che integri e promuova tutti i suoi abitanti perché possano consolidare un ‘buon vivere’. Ma c’è bisogno di un grido profetico e di un arduo impegno per i più poveri. Infatti, benché l’Amazzonia si trovi di fronte a un disastro ecologico, va rilevato che ‘un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri. ‘Non ci serve un conservazionismo «che si preoccupa del bioma ma ignora i popoli amazzonici’. Questa la sfida raccolta da REPAM nel corso degli anni, in cui si sono sviluppate la vita, le speranze e le sfide per le comunità ecclesiali della Panamazonia.