Lisa Zengarini – Città del Vaticano
Entra in vigore oggi il nuovo lockdown nazionale nel Regno Unito. La misura è stata annunciata lunedì dal premier Boris Johnson per cercare di attenuare la diffusione del contagio da Covid-19 e il sovraffollamento negli ospedali aumentati entrambi negli ultimi giorni anche a causa della nuova “variante” inglese del virus, molto più contagiosa.
Le restrizioni
Col nuovo lockdown alle persone sarà richiesto dunque di restare a casa salvo per spese essenziali, lavori che non possono essere svolti da casa, per ragioni sanitarie o anche in caso di violenze domestiche, ha precisato Johnson. Chiuse anche le scuole che proseguiranno le loro attività didattiche a distanza.
Chiese aperte per il culto
Restano invece aperte le chiese per il culto, i matrimoni o i funerali, sia pure con un numero limitato di persone e nel rigido rispetto delle norme sanitarie sul distanziamento sociale. Una decisione accolta con soddisfazione dal cardinale Vincent Nichols, presidente della Conferenza episcopale inglese e gallese (Cbcew), che era stato piuttosto critico nei confronti delle limitazioni al culto imposte nei mesi scorsi dal Governo.
Le parole del cardinale Nichols
“La pratica regolare della nostra fede – ha dichiarato l’arcivescovo di Westminster – è una fonte consolidata sia di resilienza personale oltre a permettere il sevizio ai più bisognosi. Tale resilienza e questo servizio duraturo sono vitali in queste circostanze difficili. Sono felice – ha dunque affermato il cardinale Nichols – che non siano state introdotte misure che ostacolino o riducano questa fonte essenziale di energia per il bene comune. Le parrocchie cattoliche continueranno a servire i bisogni della loro comunità locale”. La Conferenza episcopale ha pubblicato sul suo sito le nuove dispposizioni del Governo.