Nel Dizionario della Dottrina sociale della Chiesa, Yves Gaspar sottolinea come gli importanti progressi dell’Intelligenza Artificiale abbiano comunque necessità di una “razionalità allargata”
Yves Gaspar*
La pervasività della tecnologia è un tratto distintivo dei tempi che attraversiamo, al punto che ci si pone la domanda sul posto e sul ruolo che potranno trovare nel futuro le qualità propriamente umane delle persone. Questa situazione, secondo Papa Francesco, trova radice nel “modo in cui di fatto l’umanità ha assunto la tecnologia e il suo sviluppo insieme ad un paradigma omogeneo e unidimensionale” (Laudato si’, 106). Secondo Michael Kleeman, del Pew Research Centre, “l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sarà sproporzionato e prevenuto nei confronti di coloro che dispongono di più risorse. In generale, ridurrà l’autonomia e, insieme ai big data, ridurrà la privacy e aumenterà il controllo sociale”. Troppa fiducia nella tecnologia rischia anche di ignorare i limiti intriseci all’approccio puramente formale e algoritmico per risolvere complessi problemi, come ad esempio l’impatto dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici.
Esistono importanti fatti matematici, fisici e cosmologici che ridimensionano l’intelligenza artificiale rispetto all’essere umano, e mostrano che la razionalità puramente algoritmica o calcolante non è “onnipotente”. Abbiamo bisogno di altre qualità della mente umana, come la creatività, per affrontare gli enormi problemi posti dalla modernità. Alcuni trattati scientifici recenti, come ad esempio il testo The Singular Universe and the Reality of Time di Smolin e Unger, ci ricordano come l’uso della matematica nella descrizione del mondo, anche se efficace, presenta dei limiti molto importanti. Nel caso dei sistemi complessi, la non-esistenza di una modellizzazione algoritmica rende problematica l’elaborazione di scenari futuri affidabili. Nell’ambito della cosmologia teorica, la questione posta dalla presenza nell’universo di osservatori coscienti rappresenta una sfida alla formalizzazione del mondo. Emerge l’importanza del dialogo con una “razionalità allargata”, che include anche dimensioni teologiche e filosofiche che aprono prospettive sulla natura profonda dell’essere umano e sul suo ruolo nel mondo.
* Docente di Fisica e Cosmologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore
Potete ascoltare qui la serie di podcast sulla Dottrina sociale della Chiesa. La puntata è di Yves Gaspar, curatore della voce “Realtà computabili: prospettive e limiti” del Dizionario di Dottrina sociale.