RD Congo, il sostegno di “Semi di Pace” ai bambini di Kinshasa

Vatican News

La onlus di Tarquinia, insieme alle suore passioniste e al contributo della Conferenza episcopale italiana, garantisce a centinaia di bambini della capitale del Paese africano, recentemente visitata da Papa Francesco, cibo e istruzione grazie alla realizzazione di un polo didattico, una vera “oasi nel deserto”. L’Osservatore Romano ha pubblicato un’ampia pagina sul progetto il primo marzo scorso

di Francesco Ricupero

Anni fa era un terreno incolto e inutilizzato, adesso vi sorge un polo didattico e un centro nutrizionale: è il “Collège Pape François”, un’oasi nel deserto nel quartiere periferico di Mikondo, a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, dove oltre mille bambini e bambine, ragazzi e ragazze, di età compresa fra i 3 e 16 anni, frequentano assiduamente le lezioni per completare gli studi e, magari, andare all’università. Un’opera realizzata dalla onlus “Semi di Pace”, con sede a Tarquinia (Viterbo), insieme alle suore della congregazione Figlie della Passione di Gesù Cristo e di Maria Addolorata a Kinshasa, e grazie al sostegno economico dei fondi dell’8xmille della Conferenza episcopale italiana.

A Mikondo vivono centinaia di famiglie con gravi difficoltà economiche e questa scuola è il loro punto di riferimento in tutti i sensi. Per tante persone, infatti, l’istruzione costituisce il vero processo di liberazione dai rischi dello sfruttamento, della povertà e dell’emarginazione sociale. Il traguardo raggiunto da “Semi di Pace” e dalle suore passioniste ne è un luminoso esempio. Nella Repubblica Democratica del Congo, visitata recentemente da Papa Francesco, costruire una scuola non vuol dire soltanto portare avanti un piano di istruzione per far imparare i bambini a leggere, scrivere, contare, ma significa anche assicurare loro almeno un pasto al giorno, insegnare i fondamentali dell’igiene per prevenire le malattie, fornire una rappresentazione della vita fondata sul rispetto di se stessi e degli altri. Il centro nutrizionale, realizzato per sfamare i bambini di strada, ha sostituito un vecchio punto di raccolta della comunità missionaria dove veniva distribuita una piccola colazione per i poveri più poveri del quartiere in ambienti ospitali, decorosi e sicuri. “Poter fare colazione la mattina – spiega al nostro giornale Luca Bondi, presidente e fondatore di “Semi di Pace” – è fondamentale per i ragazzi che frequentano la scuola. Vuol dire far iniziare la giornata nel migliore dei modi, con la mente serena”.

A Mikondo le strutture scolastiche presenti non sono sufficienti per rispondere alla richiesta di iscrizione di un numero sempre maggiore di giovani studenti, soprattutto di quelli che devono proseguire il ciclo secondario. La maggior parte delle famiglie non possiede le risorse economiche per mantenere i figli a scuola e quando un genitore può permetterselo predilige l’istruzione per il maschio, non per la femmina. In situazioni di estrema povertà, i bambini vengono destinati al lavoro duro in agricoltura o in miniera; i ragazzi, in particolare, rischiano anche l’arruolamento nelle milizie locali. Le bambine, invece, vengono costrette a sposarsi prima dell’età legale o a prostituirsi.
In tale contesto opera la comunità delle passioniste che assicurano dal 2007 un servizio di educazione e formazione scolastica (scuola primaria) per bambini e bambine dai 5 ai 10 anni al fine di garantire un’alfabetizzazione di base a una fascia di popolazione infantile tra la più povere e depresse del Paese. Ai bambini viene garantito, nell’orario scolastico, vitto, alloggio e materiale didattico. Sono stati inoltre attivati corsi pomeridiani per 75 ragazze della fascia adolescenziale su tematiche particolarmente significative, quali l’educazione sessuale, la violenza e l’alcolismo, al fine di formare ciascuna di esse alla responsabilità e all’autonomia nelle scelte di vita e di promuovere il ruolo della donna nella vita familiare e sociale.

Per quanto riguarda invece la scuola superiore (un edificio con dodici aule e con uffici e servizi), essa ha un impatto di notevole rilevanza dal momento che rappresenta l’unica scuola secondaria presente nel territorio di Mikondo e consente agli alunni che terminano la primaria di poter proseguire il corso degli studi vicino a casa, evitando di percorrere lunghe distanze per arrivare in altri contesti scolastici. “Questo – ricorda con orgoglio Bondi – è il terzo anno che dalla scuola escono diplomati che proseguono gli studi all’università. Un risultato notevole che pone le basi per un futuro migliore sia per i ragazzi sia per le loro famiglie”. Nella Repubblica Democratica del Congo, “Semi di Pace” è impegnata, insieme alle suore passioniste, a formare i diplomati al mondo del lavoro dando loro l’opportunità di frequentare laboratori tecnico-professionali. Si tratta in sostanza di un’autentica dimostrazione di cosa significhi il valore della fraternità universale che si prende cura dei più deboli assicurando futuro e speranza. Questi obiettivi che guidano le iniziative dell’associazione di Tarquinia sono stati condivisi dalla Cei che ha erogato il finanziamento anche per la realizzazione della nuova scuola materna a Mikondo: si chiama Mama wa Bolingo (“Mamma dell’Amore”), si trova nella stessa comunità dove è stato costruito il “Collège Pape François” ed è frequentata dai bambini tra i 3 e i 6 anni.

“La presenza di una scuola ha un valore immenso per comunità poverissime come quella di Mikondo – sottolinea l’associazione – perché promuove lo sviluppo sociale, culturale ed economico, creando le basi per un futuro migliore per le nuove generazioni. In questo polo didattico, in sostanza, i piccoli congolesi potranno studiare per almeno dodici anni nello stesso luogo e completare la formazione didattica senza interruzione. Il sostegno della Conferenza episcopale italiana e la fiducia delle suore passioniste, dunque, confermano ‘Semi di Pace’ come una realtà di volontariato seria, in grado di realizzare progetti complessi e punto di riferimento in uno dei paesi più grandi dell’Africa”. L’associazione, attenta ai bisogni dei territori italiani, è fin dal 1980 aperta al mondo per testimoniare una cultura della solidarietà, della pace e della condivisione. Svolge l’attività in diverse aree del mondo tra le quali Africa (in Camerun oltre che in Repubblica Democratica del Congo), India, (Tamil Nadu e Karnataka), America Latina (Repubblica Dominicana, Cuba, Perú, Messico) ed Europa (Romania).