Dal 7 gennaio per quattro domeniche consecutive alle 15, in onda nel programma “Dopo il caffè”, l’analisi di quattro capolavori per meglio apprezzare il rapporto che lega la musica al testo
Vatican News
Il problema è che quando si ascolta un’opera lirica spesso non si comprendono tutte le parole. Succede perché i cantanti si “appoggiano” sulle vocali per favorire la melodia, qualche volta a danno del testo. Per questo da domenica 7 gennaio a Dopo il caffè, la trasmissione delle ore 15 condotta da Marcello Filotei, si inaugura un ciclo di 4 trasmissioni sull’opera lirica “in pillole”. L’idea è quella raccontare esattamente cosa dicono i protagonisti e poi di fare ascoltare il momento dell’opera corrispondente. In questo modo sarà più facile apprezzare a pieno la relazione tra il testo e la musica.
I “segnali” in scena
Anche perché qualche volta si rischia di non cogliere alcuni particolari, o di fraintendere il senso di certe scene. Per esempio molto spesso durante le feste che si svolgono all’inizio delle opere si possono già scorgere germogli di tragedia che inevitabilmente si consumeranno negli atti successivi. Colpi di tosse annunciano la morte di protagonisti che sembrano in splendida salute, legami amorosi nascono già minati da qualche elemento di disturbo, maledizioni vengono lanciate da padri disonorati e probabilmente si abbatteranno su spensierati giullari.
Quattro opere in programma
Si comincia dai classici. La prima puntata sarà dedicata a La Traviata di Giuseppe Verdi, seguiranno, sempre di Verdi Rigoletto, il 14 gennaio, e Il trovatore, il 21 gennaio. Il 28 gennaio sarà la volta de La bohème. Lo scopo è quello di non perdere una sola parola, per non perdere una sola nota.