Federico Piana – Città del Vaticano
E’ a Gela, comune della provincia siciliana di Caltanissetta, che la devozione alla Divina Misericordia ha preso letteralmente forma concreta. Il messaggio rivolto da Gesù a Santa Faustina Kowalska – che proprio oggi compie 90 anni – si è completamente ‘incarnato’ in uomini e donne che da anni stanno mettendo in pratica la spiritualità sgorgata, come fonte inesauribile, dal cuore di quell’apparizione che, il 22 febbraio del 1931, cambiò la storia della Chiesa e del mondo. Uomini e donne che formano l’ossatura ed il motore del movimento della Fraternità Apostolica della Misericordia fondata da don Pasqualino di Dio.
I frutti di Suor Faustina
“Ho incontrato la Misericordia del Signore a soli 14 anni”, racconta. La storia ha qualcosa di provvidenziale: “A quell’età arrivò per posta il diario di Suor Faustina Kowalska insieme a delle immaginette della Divina Misericordia. Era un plico anonimo. Appena lessi il libro, me ne innamorai. Con l’accordo del mio parroco, lo utilizzai per la mia preparazione alla Cresima, mi faceva molto bene”. Ma poi avvenne qualcosa di inaspettatamente straordinario: “Nella mia casa iniziai, insieme ad altre persone, a leggere passi del diario e poi a recitare la Coroncina della Divina Misericordia: in breve tempo non ci fu più posto per le persone che volevano venire”.
L’ azione dello Spirito Santo
E’ a quel punto, nel 1996, che nasce ufficialmente la fraternità, ospitata nella parrocchia locale. “Quando nel 2002 entrai in seminario, mi venne detto di non occuparmi più della fraternità. Lo feci senza indugio per spirito d’obbedienza, sapendo che se fosse stata un’opera di Dio sarebbe andata avanti lo stesso”. Quando, nel 2009, don Pasqualino fu consacrato sacerdote, la fraternità era cresciuta a dismisura, a tal punto che l’allora vescovo di Piazza Armerina, monsignor Michele Pennisi, volle subito far scrivere gli statuti. “Erano sette anni che non la seguivo, ma le richieste della gente di far parte della fraternità giungevano da ogni diocesi d’Italia” rivela, ancora meravigliato, don Pasqualino.
L’incontro provvidenziale con Papa Francesco
Il 24 aprile del 2013 la Provvidenza indicò, ancora una volta, la strada che la fraternità avrebbe dovuto percorrere, sulle orme di Suor Faustina. Don Pasqualino ricorda che “quella fu la giornata in cui Papa Francesco mi volle incontrare per conoscere più da vicino la nostra attività. Fu meravigliato e soddisfatto. Poi mi disse: ora la Divina Misericordia deve trovare casa, dandomi il compito di dar vita ad un’azione di carità con la quale essere vicino ai poveri”. Nacque così l’istituto Piccola casa della misericordia di Gela, una mensa, un dormitorio e un ambulatorio dove ogni giorno trovano accoglienza, sostegno e conforto gli ultimi e gli scartati.
Culto alla Divina misericordia, cuore del Vangelo
“In questi 90 anni – spiega don Pasqualino- gli uomini e le donne di tutto il mondo hanno imparato a conoscere la misericordia di Dio: non un Dio terribile e vendicatore ma un Dio che ci ama sempre. Il culto alla Divina misericordia, come ricordava Papa Francesco nell’Angelus di domenica scorsa, è il cuore stesso del Vangelo”. Poi, don Pasqualino, riflette sul futuro: “Il messaggio dato da Gesù a Santa Faustina sarà ancora il motore per il domani perché l’uomo ha sempre più bisogno di accostarsi alla paternità di Dio. Sono sicuro: la misericordia – la tenerezza di Dio – salverà il mondo”.