Prolungata per un anno la Perdonanza celestiniana

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Tiziana Campisi – Città del Vaticano

La visita di Papa Francesco a L’Aquila ha portato un nuovo dono agli aquilani: la Perdonanza celestiniana, iniziata ieri con l’apertura della Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio, è stata prolungata per un anno. Viene, dunque, data, in questo modo, la possibilità di sperimentare la misericordia divina ad un numero più ampio di persone, perché cresca la devozione dei fedeli e la salvezza delle anime, dispone un apposito decreto della Penitenzieria Apostolica, datato 15 luglio. Fino al 28 agosto del 2023, infatti, fedeli e pellegrini che si recano nel luogo di culto voluto da Pietro da Morrone, potranno ottenere l’indulgenza plenaria concessa con la bolla Inter sanctorum solemnia nel 1294. Con tale bolla, detta del Perdono, Celestino V ha riconosciuto la remissione dei peccati a quanti pentiti e confessati si recano a Collemaggio, dai vespri del 28 agosto a quelli del giorno dopo, la Santa Sede ha deciso di prorogare per 365 questa possibilità. La Penitenzieria stabilisce inoltre per i fedeli che con il cuore almeno contrito avranno comunque visitato con devozione la basilica aquilana l’indulgenza parziale.   

Le condizioni per ottenere l’indulgenza di Celestino V tutto l’anno

Questa sera, il vescovo ausiliare di L’Aquila, monsignor Antonio D’Angelo, chiude la Porta Santa della basilica di Collemaggio ma resta, appunto, aperta l’opportunità di ottenere l’indulgenza plenaria, per sé o per i defunti, Le condizioni sono recitare il Credo, il Padre nostro e una preghiera secondo le intenzioni del Papa, accostarsi alla confessione ed alla comunione entro gli 8 giorni precedenti o seguenti la partecipazione ad un rito in onore di Celestino V oppure dopo aver sostato in preghiera davanti le sue spoglie, custodite nel mausoleo posto a destra dell’altare centrale della basilica di Collemaggio. Gli anziani, gli ammalati e coloro che per gravi motivi non possono allontanarsi da casa, potranno conseguire l’indulgenza plenaria se, maturato il pentimento di ciascun peccato e con l’intenzione di adempiere, non appena possibile, alle tre consuete condizioni, davanti ad una piccola immagine di San Pietro Celestino partecipano spiritualmente alle celebrazioni, dopo avere offerto le proprie preghiere e i propri dolori, o le sofferenze della propria vita, a Dio misericordioso.