Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Il presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano Giuseppe Pignatone, alle 16 di oggi, ha letto la sentenza del processo per l’accusa di peculato e riciclaggio a carico dei vertici dell’Istituto per le Opere di Religione tra il 2001 e il 2008, che condanna l’allora presidente Angelo Caloia e il legale dell’Istituto Gabriele Liuzzo a 8 anni e 11 mesi di reclusione per i reati di riciclaggio, peculato e appropriazione indebita aggravata, e al pagamento di una multa di 12.500 euro. Lamberto Liuzzo, figlio di Gabriele, è stato condannato a 5 anni e due mesi e al pagamento di una multa di 8mila euro.
Un risarcimento a Ior e Sgir di circa 23 milioni di euro
I tre imputati sono stati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici. Il Tribunale ha disposto anche la confisca delle somme già sequestrate sui conti correnti degli imputati, e ha disposto il risarcimento allo Ior e allo Sgir, la Società per la Gestione di Immobili Roma, controllata dallo Ior, costituitesi parte civile al processo, di circa 23 milioni di euro.
Processo avviato nel marzo 2018, dopo l’esposto dello stesso Ior
Il procedimento era stato avviato nel marzo 2018, dopo un esposto dello stesso Istituto per le Opere di Religione, presentato nel luglio 2014, per un danno legato a dismissioni immobiliari di 57 milioni di euro.