Anche quest’anno alla Borsa mediterranea del Turismo Archeologico, giunta alla 25.ma edizione, sarà presente la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Il presidente: “Il dialogo è oggi quanto mai importante ed essenziale”. Il riconoscimento al cardinale Ravasi che terrà una lectio magistralis
Maria Milvia Morciano – Città del Vaticano
È giunta alla 25.ma edizione la Borsa Mediterranea del Turismo, il grande incontro dedicato ai molti aspetti dei beni culturali, dalla promozione dei luoghi connotati dall’essere destinazione privilegiata del turismo archeologico, alla loro valorizzazione, dalla commercializzazione e destagionalizzazione, all’incremento delle opportunità economiche e occupazionali. È l’unico evento patrocinato da Unesco e Unwto, Organizzazioni Governative della Cultura e del Turismo dell’Onu, che si occupa del coordinamento delle politiche turistiche e promuove lo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile.
Ma la Borsa del Turismo è più di un grande evento. Non è soltanto un incontro tra “persone”, ovvero tra professionisti del settore e addetti ai lavori, viaggiatori, appassionati e il mondo scolastico. Al centro vi è lo sviluppo del dialogo interculturale, d’integrazione sociale e di sviluppo economico attraverso la cooperazione tra i popoli, che la Borsa persegue attraverso la partecipazione e lo scambio di esperienze con i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente e inoltre con la presenza annuale di circa 15 Paesi di tutto il mondo: dall’Egitto alla Cambogia, dalla Tunisia e la Siria al Perù e l’India. L’incontro si svolgerà dal 2 al 5 novembre presso Next-Ex Tabacchificio Saim nel borgo di Cafasso, in provincia di Salerno, non lontano dal parco archeologico di Paestum.
Un Premio che si rinnova
Ospiti d’onore della manifestazione saranno quest’anno la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e il suo ispiratore, il cardinale Gianfranco Ravasi, che riceverà il Premio Mario Napoli, istituito nel 2005 e dedicato all’archeologo in occasione dei cinquant’anni dalla sua scoperta della Tomba del Tuffatore, unica testimonianza di pittura greca non vascolare, datata al 480 a.C. circa. “L’anno scorso la Commissione è stata premiata per il progetto ‘Catacombe d’Italia’ e quest’anno la Borsa, con il suo fondatore e direttore, il dottor Ugo Picarelli, ha voluto conferire il riconoscimento anche all’ideatore del progetto, il cardinale Gianfranco Ravasi”, dice monsignor Pasquale Iacobone, presidente della Pontificia Commissione, che illustra a Vatican News gli appuntamenti di queste prossime giornate.
Comunicare i tesori d’arte delle catacombe
Nello stand espositivo della Pontificia Commissione, dove campeggerà l’immagine suggestiva di una catacomba e dei suoi affreschi, saranno esposti materiali per far conoscere ai visitatori i siti d’Italia, dalla Toscana alla Sicilia, alla Sardegna, passando ovviamente per Roma e il Lazio. Ci saranno le pubblicazioni scientifiche, le guide, i dépliant, tutto il materiale che può portare a riscoprire i siti delle catacombe, da quelli più conosciuti a quelli meno conosciuti, ma che richiedono ugualmente attenzione, cura. “Sabato pomeriggio – continua Iacobone – ci sarà una tavola rotonda sul tema I musei per la valorizzazione del patrimonio culturale mediterraneo e il dialogo interculturale a cui parteciperanno anche l’École française di Roma, ugualmente premiata, insieme al Parco archeologico del Colosseo con la dottoressa Alfonsina Russo”.
Arte cristiana come veicolo di dialogo interculturale e interreligioso
Dopo il conferimento del premio, seguirà una lectio magistralis del cardinale Ravasi. “Credo che Sua Eminenza – anticipa monsignor Iacobone – partendo dal suo repertorio vastissimo di esperienze e di conoscenza parlerà dei musei e dell’attività archeologica da lui svolta con la Commissione e sottolineerà soprattutto quell’aspetto interculturale e interreligioso che l’arte cristiana e l’arte in genere permette di sviluppare. Ravasi prosegue l’attività del Cortile dei gentili, che ha proprio lo scopo, la finalità di tessere questi rapporti anche al di fuori dell’ambito prettamente religioso. Credo che la teologia e i musei permettano questo dialogo, credo oggi quanto mai importante ed essenziale. Ripartire dall’arte significa ripartire senza pregiudizi, senza polemiche, senza visioni preconcette”.
Sempre Ravas il giorno successivo alla premiazione, domenica 5 novembre, alle 11, celebrerà l’Eucaristia nell’antichissima chiesa dell’Annunziata, che si trova proprio all’interno del Parco archeologico di Paestum.