Preghiere per invocare sull’Ucraina la protezione di Maria

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Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Nella Giornata di preghiera e digiuno indetta dal Papa per la pace, la Chiesa greco-cattolica ucraina ha lanciato la maratona di preghiera: “Ucraina sotto la protezione della Vergine”, iniziata alle 14 ore locali fino alle 21 ora di Kiev. Un’iniziativa organizzata, on line e sui canali social della Chiesa greco-cattolica ucraina, nel settimo giorno di conflitto e che coinvolge sette luoghi del Paese: Kharkiv, Odessa, Hrushiv, Zarvanytsia, Goshiv, Univ e Kyiv. A conclusione la recita del Rosario guidato da Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev-Halyic.

Allontanare ciò che divide

Nel consueto videomessaggio, l’arcivescovo parla di una “giornata speciale, perché – afferma – comprendiamo che nella nostra tragedia non siamo soli”. Sua Beatitudine Shevchuk denuncia in molte parti dell’Ucraina la mancanza di viveri e medicinali. “Unirsi in preghiera – scrive – significa trasmettersi reciprocamente la vita, significa condividere la propria forza vitale con il prossimo, dare la propria forza vitale al prossimo e, di conseguenza, diventare più forte con quella forza vitale che riceviamo da quello con cui ci uniamo in preghiera”. “Digiunare – aggiunge – significa rompere tutto quello che ci divide, che impedisce di condividere la propria vita con gli altri. È per questo che il digiuno di oggi è così importante per poter allontanare ciò che divide: il diavolo, lo spirito della guerra, lo spirito della morte”. “Dio, accolga il nostro digiuno e le nostre preghiere, Dio, unisci noi tutti, affinché la vita vinca sulla morte e la preghiera comune di tutto il mondo porti la pace in Ucraina”.