Che cosa è chiesto oggi all’ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso? Qual è la sua ragione d’esserci nell’azione ecclesiale? Quale relazione con gli altri uffici e Commissioni della diocesi e quale coinvolgimento diretto per la missione della Chiesa locale?
In un’Italia sempre più pluriconfessionale, plurireligiosa e areligiosa quale aggiornamento è chiesto al servizio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso? Queste e altre domande faranno da filo rosso al Convegno nazionale dei delegati delle diocesi italiane e dei referenti nazionali delle realtà di impegno ecclesiale dal titolo “Portatori di nuovi racconti”.
Promosso dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, l’appuntamento si terrà dal 3 al 5 novembre a Napoli e Posillipo e vuole essere un contributo fattivo al Cammino sinodale. Le tre giornate, che prevedono momenti di approfondimento e di scambio con la realtà locale, infatti saranno scandite anche da attività laboratoriali. “La consapevolezza di essere portatori di nuovi racconti – sottolinea il direttore dell’Ufficio Cei, don Giuliano Savina – scaturisce dal fatto che il Signore accompagna la Chiesa con i segni inediti dello Spirito: una ‘bella notizia’ per tutti”.