Pizzaballa: Giordania, modello di pace e dialogo

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Tiziana Campisi – Città del Vaticano

La Giordania rappresenta un modello da emulare nella ricerca della pace e del dialogo, così come nel rifiuto della violenza e di ogni forma di estremismo: lo ha detto il Patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, in visita ufficiale nel Regno Hascemita dal 7 gennaio, che nei giorni scorsi ha incontrato il presidente della Camera Bassa del Parlamento Abdul Mun’im Odat. Durante il colloquio, riferisce il portale del Patriarcato latino di Gerusalemme, il patriarca ha espresso profondo apprezzamento per le posizioni di re Abdullah II e per il suo ruolo fondamentale nella protezione delle realtà cristiane a Gerusalemme, nell’ambito della custodia hascemita dei luoghi santi della città. Ha inoltre evidenziato l’importanza del rapporto storico tra il Patriarcato latino di Gerusalemme e la Giordania. Da parte sua, il presidente della Camera bassa del Parlamento ha affermato che la Giordania, sotto la guida del re Abdullah II, continua a sostenere la presenza cristiana in Terra Santa e nella regione e ha sottolineato che la custodia hashemita dei luoghi santi cristiani e islamici a Gerusalemme rimarrà storica, oltre ad essere una garanzia per la loro conservazione. Abdul Mun’im Odat ha spiegato, inoltre, che la Giordania è uno Stato tollerante, sia nei confronti dei suoi cittadini musulmani che di quelli cristiani, e che i giordani sono uniti al re Abdullah II nel suo sostegno al ruolo del Consiglio delle Chiese di Gerusalemme che mira a consolidare una cultura della moderazione, del dialogo e della tutela dei beni delle Chiese e delle loro istituzioni.

Fratellanza e tolleranza

La scorsa settimana monsignor Pizzaballa ha invece avuto un incontro con il presidente del Senato Faisal Al Fayez. Esprimendo ancora apprezzamento per gli sforzi compiuti dalla Giordania, sotto la guida di re Abdullah II, nel preservare i luoghi santi di Gerusalemme, il patriarca ha accennato al “rapporto eccezionale” tra il popolo palestinese e il popolo di Gerusalemme da un lato e la leadership hashemita dall’altro. A sua volta, il presidente del Senato ha invitato gli ulema, i politici, gli intellettuali e i religiosi della nazione a rafforzare i denominatori comuni tra i fedeli delle religioni abramitiche e a diffondere i valori della fratellanza, della tolleranza e della moderazione. Faisal Al Fayez ha anche rimarcato che la Giordania, ha sempre sostenuto la questione palestinese, che il re Abdullah II continua a proteggere i luoghi sacri cristiani e islamici di Gerusalemme, e che il Regno Hascemita resta un esempio di unità, fratellanza e pacifica convivenza fra cristiani e musulmani. “Siamo orgogliosi in Giordania di essere benedetti da una saggia leadership hascemita – ha concluso il presidente del Senato – che ha sempre dedicato sforzi alla diffusione della cultura della vita comune, dell’amore e dell’armonia, alla promozione dei valori umani, al rifiuto della cultura dell’odio, della violenza e dell’estremismo e ha sempre esaltato i valori comuni per mantenere l’equilibrio”.