Nella riunione del 25 e 26 marzo, il Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo, ha approvato 41 nuovi progetti, per i quali saranno stanziati € 8.428.424 così suddivisi: € 3.771.584 per 19 progetti in Africa, € 1.771.084 per 9 progetti in America Latina; € 1.399.989 per 10 progetti in Asia; € 613.078 per 1 progetto in Oceania, € 856.330 per 1 progetto in Medio Oriente; € 16.359 per 1 progetto nell’Europa dell’Est.
Tra gli interventi più significativi, sei sono in Africa e di questi tre riguardano l’ambito sanitario: in Benin, la Diocesi di Natitingou migliorerà le dotazioni degli ospedali e dei centri sanitari che gestisce; in Ghana la Diocesi di Konongo-Mampong acquisterà attrezzature medico-sanitarie per il Centro medico “Pope John Paul II” di Jamasi, mentre in Tanzania la Diocesi di Morogoro realizzerà un Pronto Soccorso e un’unità di terapia intensiva nell’Ospedale “St. Kizito” di Mikumi” che serve un bacino d’utenza di 50mila persone. Sempre in Tanzania, la Diocesi di Musoma intende promuovere lo sviluppo sociale ed economico della popolazione della regione di Mara, soprattutto delle donne, attraverso l’avvio di un Centro per la comunicazione che possa produrre anche programmi radiofonici informativi, educativi e di intrattenimento. In Rwanda, i Gesuiti vogliono rispondere al forte incremento di disoccupati o sottooccupati tra i giovani con diploma superiore o universitario con un progetto di formazione imprenditoriale di cui beneficeranno 400 persone. In Madagascar, la Diocesi di Morondava costruirà una scuola primaria a Saronala, cittadina con un bassissimo tasso di scolarizzazione.
In America Latina, i nuovi interventi avranno una particolare rilevanza nel campo sociale: in Brasile, la Diocesi di Rio Branco ha pensato di aiutare le famiglie ristrutturando e ampliando il Centro socio-educativo di Brasiléia con l’obiettivo di offrire ai giovani corsi di formazione e possibilità di fare attività sportiva. Lo stesso accadrà in Paraguay con il centro sociale “San Francisco de Asis” di Pedro Juan Caballero, grazie alla Diocesi di Concepción. In Ecuador, invece, il Vicariato Apostolico di Aguarico sosterrà l’educazione, lo sviluppo della cultura e della lingua della popolazione indigena con iniziative formative per adulti analfabeti in collaborazione con l’associazione trentina Gondwana, con l’avvio di una radio e con la promozione di borse di studio.
Tra i progetti finanziati nel Continente Asiatico, spiccano quello della Congregazione di Santa Croce che costruirà una scuola secondaria a Omarpur, nella Diocesi di Rajshahi in Bangladesh, abitata da una percentuale significativa di popolazione indigena, particolarmente svantaggiata e pertanto vulnerabile: un ambiente educativo aperto e di qualità aiuterà a combattere la piaga delle ingiustizie sociali. In India, il “Kerala Labour Movement” della Conferenza dei Vescovi Cattolici promuoverà la dignità delle persone con disabilità fisica, in particolare donne e bambini oggetto di stigma per l’handicap e la conseguente povertà, attraverso attività di formazione e di avviamento al lavoro.