Piu di 35 mila morti nella Striscia di Gaza. Critiche degli Stati Uniti

Vatican News

Per Hamas uccise anche donne e bambini, il Segretario di Stato Usa Blinken chiede maggiore attenzione per i civii. Ma per l’esercito israeliano sono almemo 13 mila i miliziani che sono stati ‘eliminati’ da quando sono iniziati i combattimenti

Alessandro Guarasci – Città del Vaticano

Ha superato quota 35mila il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre, secondo il ministero della Sanità controllato da Hamas. L’organismo mette in luce come sotto le bombe siano finiti pure donne e bambini.

Bombardamenti su Rafah

Nella notte a Rafah è morta una persona, e altre tre sono rimaste ferite, in un ultimo bombardamento delle forze armate israeliane. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui altri feriti sono stati segnalati anche nel campo profughi di Bureij.

Blinken: troppe vittime civili

Israele afferma di aver ucciso oltre 13.000 militanti, e di un raid è rimasto vittima pure un esponente del gruppo paramilitare Fronte democratico. Ma ecco che arriva la critica del segretario di Stato Usa Anthony Blinken che sottolinea: “Israele ha gli strumenti per ridurre i danni ai civili nelle sue operazioni militari. Tuttavia – sottolinea – “i risultati sul terreno, incluso l’elevato numero di vittime civili, sollevano sostanziali dubbi sul fatto che l’esercito li abbia usati in modo efficace in tutti i casi”. Lo stesso Blinken ha sentito al telefono il ministro della Difesa di Israele, Yoav Gallant, per parlare della situazione nella Striscia di Gaza e sul rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas.

Aperto un nuovo valico per gli aiuti

L’esercito israeliano e il coordinatore delle attivita’ governative nei territori (COGAT) del ministero della Difesa annunciano che e’ stato aperto un nuovo valico con il nord della Striscia di Gaza per la consegna di aiuti umanitari, lo scrive il Times of Israel. Il cosiddetto Passaggio di Erez Occidentale si trova nella zona di Zikim, sulla costa. Il passaggio e’ stato costruito dal dipartimento di ingegneria del ministero della Difesa, dall’autorita’ dei valichi del ministero e dalle unita’ di ingegneria dell’IDF. L’IDF afferma che il valico e’ stato aperto “come parte dello sforzo per aumentare le rotte degli aiuti verso la Striscia di Gaza, e in particolare verso il nord della Striscia di Gaza”. Dozzine di camion che trasportavano la farina del Programma alimentare mondiale sono stati consegnati dal porto di Ashdod alla Striscia di Gaza attraverso il nuovo valico, dopo “essere stati sottoposti a controlli di sicurezza”.