Chiesa Cattolica – Italiana

Pena di morte, il nunzio in Usa chiede a nome del Papa clemenza per un condannato

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

In nome di Papa Francesco, le chiedo sinceramente di “fermare l’esecuzione programmata del signor Ernest Johnson” e di concedergli una appropriata forma di clemenza. Questa richiesta “non si basa sui fatti e sulle circostanze dei suoi crimini” e neanche sulla “dubbia capacità intellettuale” del signor Johnson. Ciò che si desidera, piuttosto, è mettere al centro “l’umanità del signor Johnson e la sacralità di tutta la vita umana”. È con queste parole che il nunzio degli Stati Uniti, monsignor Cristophe Pierre, si rivolge in una lettera indirizzata al governatore del Missouri, Michael l. Parson perché fermi l’esecuzione. La lettera è stata diffusa su Twitter da suor Helen Prejean, una religiosa statunitense della congregazione delle suore di San Giuseppe che da quasi 30 anni combatte contro la pena di morte negli Stati Uniti.

Il caso di Ernest Johnson

L’applicazione della pena è prevista il 5 ottobre con una iniezione letale nella prigione di Bonne Terre. L’uomo, 61 anni, è stato condannato alla pena capitale per aver ucciso nel 1994 tre persone durante una rapina in un supermercato. I suoi legali chiedono che la condanna a morte non venga eseguita perché è affetto da disabilità intellettive. La Corte Suprema del Missouri ha invece stabilito, il mese scorso, che l’uomo non è affetto da questo tipo di disabilità.

Riconoscere la dignità inalienabile della persona

Nella lettera inviata al governatore del Missouri il nunzio degli Stati Uniti sottolinea che non si deve “dimenticare l’umanità”. E cita un passaggio dell’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco: “Non sfogare la voluttà della vendetta contro le atrocità dei peccatori, ma rivolgi la volontà a curarne le ferite”. Ricordando che lo Stato del Missouri ha preso posizioni coraggiose a sostegno della dignità della vita, il nunzio scrive infine che respingere l’applicazione della pena di morte nel caso di Johnson, sarebbe “un riconoscimento altrettanto coraggioso della dignità inalienabile della persona umana”.

Esecuzioni negli Usa durante la pandemia

Se verrà eseguita, la pena capitale prevista il 5 ottobre sarà la seconda nel Missouri durante la pandemia di Covid. La maggior parte degli altri Stati le ha sospese. Lo scorso maggio, il Missouri è stato il primo Stato del Paese a mettere a morte un prigioniero durante la pandemia. È stato seguito solo dal Texas e da una serie di esecuzioni da parte del governo federale.

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