Parolin: “San Pio X pacifista ante-litteram per coerenza di cristiano”

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Il cardinale segretario di Stato ha celebrato ieri la Messa per la conclusione della “peregrinatio corporis” di Papa Sarto nel suo paese natale, Riese, in provincia di Treviso, nel 120.mo anniversario della sua elezione al soglio pontificio. In 60 mila hanno reso omaggio alle spoglie del Pontefice scomparso nel 1914

Alvise Sperandio – Riese Pio X (Treviso)

Una festa di popolo e di fede. Si è conclusa a Riese, nel suo paese natale, la peregrinatio corporis di San Pio X, Giuseppe Melchiorre Sarto che prima di diventare Papa aveva predetto: “Vivo o morto, un giorno tornerò”. L’urna con le spoglie è stata esposta nell’ultima settimana nel santuario della Madonna delle Cendrole, dove da ragazzo Sarto si recava in preghiera, arrivandovi attraverso il suggestivo sentiero del Curiotto. Ben in 60 mila, in questi giorni, si sono messi in marcia sulle orme del Pontefice per venerare santo che ora è atteso a Padova, lunedì e martedì, e poi nel Patriarcato di Venezia, da mercoledì a venerdì nella basilica della Madonna della Salute, e poi sabato e domenica nella chiesa parrocchiale a lui intitolata a Marghera.

Le reliquie di Papa Pio X

I tre aspetti che definiscono la figura di San Pio X

È tornato dieci anni dopo la celebrazione per il 100.mo anno della sua morte, al santuario della Madonna delle Cendrole, a Riese (Treviso) il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, che nell’omelia della Messa solenne celebrata ieri pomeriggio all’esterno della chiesa, davanti a una folla di fedeli raccolta nonostante la iniziale pioggia battente, ha messo in luce tre caratteristiche distintive della persona e del magistero di Papa Sarto: primato e conoscenza di Dio; una smisurata carità; l’amore per la pace. “Venerare i resti mortali di Papa Pio X vuol dire riconoscere la sua testimonianza di uomo di fede, di uomo centrato in Dio, di uomo che ricercava Dio”, ha detto il porporato definendo il Pontefice “un innamorato di Dio, un innamorato della sua Parola e del Vangelo di Gesù, che voleva da tutti conosciuto nel catechismo; un innamorato di Gesù nell’Eucaristia, a cui tutti convocava; un innamorato dei poveri, per i quali si privava perfino del nutrimento quotidiano per sostenerli, per alleviarne le miserie, per soccorrerne le necessità vitali”.

Fedeli alla Messa per la “peregrinatio corporis” di Pio X

L’impegno per la pace: un insegnamento sempre attuale

“Da un cuore intriso di presenza di Dio e di amore sconfinato al prossimo, prese corpo in Pio X il suo profondo amore alla pace e il rifiuto della guerra”, ha sottolineato il cardinale Parolin ponendo l’attenzione su quanto sta avvenendo con la guerra in Terra santa, in Ucraina e in tante parti del mondo e ricordando la netta presa di posizione di Papa Sarto contro ogni campagna militare, più di un secolo fa, che di lì a poco sarebbe sfociata nella prima guerra mondiale. Conflitto che desto’ grosse preoccupazioni in San Pio X, morto di li a poco: “Senza lasciarci minimamente catturare da schemi ideologici che ci fraintendano, Pio X fu un pacifista ante litteram, pacifista non per scelta politico-ideologica, ma per coerenza di cristiano, dando così avvio a quella posizione della Santa Sede di equidistanza da tutti i belligeranti che diverrà dopo di lui la costante caratteristica dei pontificati del ‘900 fino ad oggi. La lezione di ieri illumina anche il nostro oggi. Sono parole di una attualità sconvolgente”.

Da mattina a sera, più del doppio delle persone prenotate

Il pellegrinaggio a Riese è andato oltre le più rosee aspettative: ben 60 mila i fedeli che in questi giorni hanno voluto rendere omaggio a quelli che viene ricordato anche come il “Papa del catechismo” che è tornato nei luoghi dove da giovanetto scoprì e verificò la sua vocazione. È la seconda volta nella storia che le spoglie di un Papa tornano nei luoghi d’origine, dopo quella di Giovanni XXIII nel Bergamasco. Un evento storico, preparato da tempo e con minuziosità, animato da tanti momenti di preghiera, processioni e riti di affidamento. Gli organizzatori hanno calcolato che siano arrivate più del doppio delle persone che si erano prenotate. Il pellegrinaggio si è snodato dal centro del paese in tre tappe: al fonte battesimale della chiesa parrocchiale; nella casa natale ristrutturata per l’occasione anche con lo spazio museale; il sentiero del Curiotto, tanto caro a Papa Sarto.

La peregrinatio corporis prosegue a Padova e Venezia

Nella sua vita San Pio X ricoprì tutti gli incarichi del ministero pastorale ed episcopale: fu cappellano a Tombolo, parroco a Salzano, direttore spirituale del seminario diocesano di Treviso, vescovo a Mantova, patriarca di Venezia e cardinale. Finito il passaggio nel Trevigiano, l’urna con le spoglie continua il suo cammino in Veneto a Padova, dove sarà lunedì e in parte martedì, e poi soprattutto a Venezia dove Papa Sarto fu patriarca prima di essere eletto successore di Pietro. Due le tappe previste: in centro storico nella basilica della Madonna della Salute, da mercoledì a venerdì, e in terraferma, a Marghera, nella chiesa parrocchiale a lui intitolata, sabato e domenica. Molte le iniziative in programma: le messe solenni dedicate per il pellegrinaggio, quella di inizio anno accademico riservata agli universitari, la veglia di preghiera per i giovani e la festa diocesana per i chierichetti. La Santa Sede ha previsto la possibilità per i fedeli devoti di ricevere l’indulgenza plenaria.