Un sacerdote è stato ucciso stamattina sulla Ring road di Hayatabad, sobborgo di Peshawar, nel nordovest del Pakistan. Un altro religioso è rimasto ferito. L’attacco è stato effettuato da uomini armati che hanno aperto il fuoco per strada. La vittima è William Siraj, colpito da due proiettili all’addome e morto sul colpo. L’altro prete ferito è stato trasferito in ospedale. Non è in pericolo di vita, ha dichiarato la polizia. Finora nessun gruppo ha rivendicato l’agguato.
L’agguato di stamane a Peshawar arriva solo una settimana dopo l’attacco di uomini armati contro una chiesa di Okara, cittadina a 100 km da Faisalabad, nel Punjab. In quella circostanza, fu profanata l’Eucaristia e disonorato i libri sacri. Paul Bhatti, chirurgo e presidente della Shahbaz Memorial Trust, fondazione in onore del fratello Shahbaz Bhatti, ministro del Pakistan per le minoranze religiose, ucciso da fondamentalisti islamici, ha più volte denunciato che non basta rilasciare parole di condanna contro le violenze, il terrorismo, il fondamentalismo religioso. Secondo Bhatti, è importante promuovere iniziative concrete che coinvolgano le voci più autorevoli dell’islam per tentare di scardinarne la radicalizzazione cruenta.