Chiesa Cattolica – Italiana

Paglia: garantire l’assistenza domiciliare agli anziani

A Verona, nella cornice del convegno “Tramite insieme”, esponenti delle istituzioni e della Chiesa a confronto sulla nuova legge delega per l’assistenza degli anziani, tesa a migliorare i servizi e a garantire autonomia. Il presidente della Pontificia Accademia per la Vita: la parte finale della vita “non può essere pensata come una naufragio”, al contrario “deve essere vissuta come un’opportunità”

Marco Guerra – Città del Vaticano

Riflettere sulle politiche italiane in favore delle persone anziane alla luce della recente legge delega per la non autosufficienza – legge n. 33 del 23 marzo 2023 – che mira a semplificare le attuali misure per l’assistenza e a promuovere il coordinamento delle istituzioni. Questo è l’obiettivo del convegno dal titolo “Tramite insieme”, svoltosi oggi, 16 settembre, a Verona, presso il Circolo Ufficiali di Castelvecchio. Evento è promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita, la Comunità di Sant’Egidio, l’Associazione AD HOC (Ad Honorem Chiarenzi), l’Associazione Spazio Tempo e la Fondazione L’Ancora. Il dibattito è stato arricchito dagli interventi di monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita; il vescovo di Verona, monsignor Domenico Pompili; il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia; il sindaco di Verona Damiano Tommasi; il presidente della Camera, Lorenzo Fontana e il prof. Luigi Grezzana, medico e direttore del Corso superiore di Geriatria della Scuola Medica di Verona.

Il cuore della Legge delega

In una nota diffusa prima dell’iniziativa, gli organizzatori ricordano che “la Legge Delega nasce dalla necessità di definire nuovi criteri ed interventi assistenziali per la terza età, per migliorare la qualità del sistema di assistenza alle persone anziane e anziane non autosufficienti e contribuire agli oneri gravanti sulle loro famiglie con emolumenti da rafforzare e riformare anche alla luce di bisogni assistenziale, in un quadro di integrazione sociale, di autonomia e di vita indipendente”.

Monsignor Paglia: serve nuova cultura sugli anziani

“È importante parlare della legge delega non tanto per aiutare la scrittura dei decreti attuativi, ma perché è indispensabile una nuova cultura verso la popolazione anziana, al fine di rendere tale legge veramente efficace”, così a Vatican News monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, spiega perché si debba alimentare il dibattito sulla nuova normativa per l’assistenza. “Si tratta di un cambio di paradigma – prosegue Paglia – ossia non più di intervenire a seconda delle malattie, ma di farsi carico e valorizzare tutte le persone anziane”. Monsignor Paglia ricorda poi che in Italia vivono 14 milioni di uomini e donne entrati nella terza età e che per questo motivo la parte finale della vita “non può essere pensata come una naufragio”, al contrario “deve essere vissuta come un’opportunità”.

Ascolta l’intervista a monsignor Paglia

https://media.vaticannews.va/media/audio/s1/2023/09/16/13/137310012_F137310012.mp3

L’insegnamento del Papa

Al cambiamento di mentalità contribuisce Papa Francesco che ha sempre esaltato il ruolo degli anziani, definendoli “maestri di tenerezza” con una “sensibilità speciale per l’affetto” e sottolineando l’importanza di coltivare le radici. In questa cornice anche il presidente della Pontificia Accademia per la Vita ha evidenziato che come gli anziani possono essere protagonisti della generazione di valore sociale. “Il Papa ha dedicato diverse catechesi agli anziani – spiega ancora Paglia – fra queste una rivolta ai più giovani che devono onorare gli anziani e diverse altre che possono essere definite come un manuale su come vivere cristianamente la vecchiaia, quindi riscoprire il volontariato e una prospettiva al servizio delle altre generazioni”.

L’importanza dell’assistenza domiciliare

Infine, pone l’accento sulla necessità di riscoprire la “responsabilità di non lasciare gli anziani soli, la solitudine è peggiore del Covid”. Il presule esorta quindi a circondare gli anziani di una ricchezza di relazioni, perché attraverso questa rete gli anziani possono dare ancora di più ai giovani, in questo modo “il legame intergenerazionale diventa cruciale per tutti”. Paglia torna poi sulla legge delega, sostenendo che il cuore della normativa è proprio consentire agli anziani “di restare a casa, dove sono sempre vissuti e dare loro la ricchezza delle relazioni”. “Il governo si assume quindi la responsabilità di attivare un’effettiva assistenza domiciliare continuata e integrata – aggiunge in conclusione – e se c’è bisogno di centri diurni multifunzionali”.

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