Silvonei Protz – Città del Vaticano
Padre Renato Chiera, che ha dato vita in Brasile, 45 anni fa, alla Casa del Minore, ha incontrato oggi Papa Francesco al termine dell’udienza generale. Nell’intervista a Radio Vaticana – Vatican News ha detto di aver riferito al Pontefice delle attività assistenziali, molte nate proprio grazie all’esortazione del Pontefice a guardare con amore ai poveri e alle periferie.
Dal Brasile all’Africa
La vicinanza agli ultimi della società, afferma Padre Chiera, iniziata con una serie di attività in Brasile, ora è proseguita anche in Africa, nei luoghi più abbandonati della Guinea Bissau, il Paese tra i più poveri del continente. Si tratta di realtà diverse, ma ugualmente bisognose di qualcuno che recuperi le fasce più deboli della società. In Brasile il grosso del nostro lavoro – racconta il missionario piemontese – è rivolto ai ragazzi di strada, molti di loro sono nel narcotraffico, sono drogati, hanno armi e cerchiamo di recuperarli, offrendo loro opportunità di lavoro per uscire dal malaffare in cui sono coinvolti. In Africa stiamo operando laddove la povertà è estrema. Molti giovani sono stati accolti in Brasile, nelle diocesi che hanno disponibilità ad ospitare. Sul posto, invece, ci siamo accorti – riferisce Padre Chiera – che c’è bisogno occasioni di lavoro, di luoghi di aggregazione sociale, luoghi di svago, di sport, insomma di tutte quelle iniziative che consentano di normalizzare la vita, soprattutto per i giovani.
Il linguaggio dell’amore
La missione africana si svolge nella diocesi di Bafatá, capitale dell’omonima regione a maggioranza musulmana. In particolare, il lavoro viene svolto con bambini, adolescenti e giovani che si trovano per strada e che appartengono a diverse confessioni religiose. “Dobbiamo parlare e testimoniare un linguaggio – afferma il sacerdote – che tutti capiscano: il linguaggio della presenza e dell’amore. Annunciamo Gesù con la nostra presenza d’amore affinché possano percepire, attraverso di noi, la potenza dell’amore di Dio”. Dal Papa – racconta infine padre Chiera – l’incoraggiamento a continuare la missione per i più fragili, sia in Brasile che in altre parti del mondo. “Hai 80 anni?”, dice padre Renato, riportando le parole rivoltegli con simpatia da Papa Francesco, “Sei giovane! Continua!”.