Osce, monsignor Balvo: no alla disuguaglianza tra uomini e donne nel lavoro

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Tiziana Campisi – Città del Vaticano

C’è ancora tanto da fare perché non sussistano “sistemi previdenziali a due livelli che portano a discrepanze ingiustificate tra uomini e donne in termini di retribuzione, assicurazione e previdenza sociale”: è quanto afferma nel suo intervento consegnato ieri a Praga, nella Repubblica Cevca, alla riunione conclusiva del 29.mo Forum economico e ambientale dell’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) monsignor Carlo Balvo, nunzio apostolico nella Repubblica Ceca e capo della delegazione della Santa Sede. All’incontro, che si conclude oggi, sul tema “Promuovere la sicurezza globale, la stabilità e lo sviluppo sostenibile nell’area dell’Osce attraverso l’emancipazione economica delle donne”, monsignor Balvo ha riconosciuto che molto è stato fatto a proposito della parità sul lavoro dagli Stati partecipanti e ha ricordato che 10 anni fa, alla 18ma riunione del Consiglio dei ministri dell’Osce svoltasi a Vilnius, è stato riconosciuto “che la partecipazione delle donne alla sfera economica contribuisce in modo significativo alla ripresa economica, alla crescita sostenibile e alla creazione di società coese” e che dunque essa è “essenziale per la sicurezza e la stabilità della regione dell’Osce”. Ma il nunzio apostolico ha rilevato che, “nonostante gli importanti progressi compiuti, come scrive Papa Francesco nella sua Lettera Enciclica Fratelli Tutti, ‘l’organizzazione delle società in tutto il mondo è ancora lontana dal rispecchiare con chiarezza che le donne hanno esattamente la stessa dignità e identici diritti degli uomini’” e che  a “‘parole si affermano certe cose, ma le decisioni e la realtà gridano un altro messaggio’” e, come dice la Evangelii Gaudium, “‘doppiamente povere sono quelle donne che soffrono situazioni di esclusione, maltrattamento e violenza, poiché spesso si trovano con minori possibilità di difendere i loro diritti’”.

Lo scandalo della disuguaglianza

Monsignor Balvo ha poi rimarcato che “Papa Francesco è altrettanto chiaro quando affronta la questione degli stipendi” e ha richiamato quanto affermato dal Pontefice all’udienza generale del 29 aprile 2015, invitando a “‘sostenere con decisione il diritto all’uguale retribuzione per uguale lavoro’”, ed evidenziando che donne e uomini hanno gli stessi diritti e che la disparità nel trattamento economico “‘è un puro scandalo!’”. “Come è stato notato più volte durante questo ciclo del Forum economico e ambientale, è indiscutibile che le donne siano state colpite in modo sproporzionato dalle conseguenze della pandemia di Covid-19 – ha aggiunto il nunzio apostolico -. Il loro inestimabile contributo come operatori sanitari e la presenza in vari settori del lavoro informale, nonché il loro ruolo cruciale nel fornire assistenza all’infanzia, le hanno portate in prima linea nella crisi imponendo loro un fardello particolarmente pesante”. Per monsignor Balvo si tratta di aspetti che devono essere considerati in qualunque piano di recupero completo da Covid-19. Infine il nunzio apostolico ha ringraziato gli organizzatori della riunione conclusiva del 29.mo Forum economico e ambientale, assicurando il continuo interesse e l’impegno della Santa Sede per la sicurezza globale.