Continua a destare orrore il video di un militare ucraino, fatto prigioniero, e decapitato da soldati russi. Il presidente ucraino Zelenski chiede la condanna di Mosca da parte di tutta la comunità internazionale, mentre la Russia mette in dubbio la veridicità delle immagini
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Si tratta di vere e proprie atrocità che hanno suscitato l’indignazione e l’orrore di molti Paesi. Il capo dello Stato ucraino, Zelenski, non esita a definire bestie i militari russi, probabilmente del gruppo mercenario Wagner, che appaiono su un video, mentre decapitano un soldato ucraino. Di inspiegabile e crudele gesto parla anche il Cremlino, ma il portavoce Peskov precisa che, in un’epoca in cui proliferano i falsi, bisogna prima verificare l’autenticità del video apparso sul web l’8 aprile scorso.
Ucraina: servono armi più sofisticate
Intanto, in un incontro al Pentagono con il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, ha ringraziato il popolo americano per il suo continuo sostegno, ma chiedendo la fornitura di armamenti che consentano una stabile supremazia aerea. Solo così – ha detto – il conflitto potrà avere una svolta favorevole all’Ucraina. In pratica Kyiv torna a chiedere missili a lunga gittata e aerei caccia F 16. Infine, a sorpresa dalla Bielorussia, stretto alleato di Mosca, giunge un appello a Ucraina e Russia, affinché si arrivi presto ad una tregua.
Contatti Russia – Egitto
Sullo sfondo di questa guerra, che rischia di diventare uno scontro senza alcuna regola, le rivelazioni del Washington Post, secondo cui il presidente egiziano Al Sisi avrebbe recentemente ordinato di produrre fino a 40 mila razzi da inviare a Mosca. Ipotesi questa recisamente smentita sia dal Cremlino che dal Cairo. Più netta la posizione americana: Lloyd Austin ha dichiarato che si continuerà ad indagare e a considerare ogni minimo particolare per fare luce sulla vicenda.