Chiesa Cattolica – Italiana

Operation Smile, come restituire il sorriso ai bambini

Andrea De Angelis – Città del Vaticano 

Le liste di attesa si allungano e la pandemia sta peggiorando la situazione in molti Paesi del mondo. Ma i bambini con malformazioni al volto non possono aspettare, è già tempo dei loro sorrisi. In Europa questo disagio riguarda quasi due bambini su mille. Numeri simili anche nel resto del mondo. Operation Smile fornisce loro cure gratuite grazie ad una rete di volontari composta da medici specialisti, tra cui pediatri e psicologi, dentisti e logopedisti, perché gli ambiti di intervento sono davvero molteplici, come spiega Alessandra Corrias, Direttore Generale di Fondazione Operation Smile Italia nell’intervista a Radio Vaticana-Vatican News. 

Il primo problema: l’allattamento

“Uno dei primissimi problemi è il latte materno, il piccolo ha difficoltà ad alimentarsi ed è fondamentale aiutare la mamma già dopo il parto. Esistono anche biberon speciali per queste creature”, afferma Corrias. “Poi molti bambini hanno bisogno di trattamenti ortodontici, possono avere difficoltà a livello di linguaggio, così come di udito e nei casi più gravi anche difficoltà respiratorie”. 

Ascolta l’intervista ad Alessandra Corrias

“A tutto ciò si aggiunge il disagio psicologico, che, soprattutto in alcuni Paesi, costituisce un fattore di primaria importanza per il futuro del paziente. Considerate che, se non vengono tempestivamente risolti, tali malformazioni sfociano molto spesso nell’esclusione. Mi riferisco sia alla mancanza di accesso allo studio, ma anche ad un’emarginazione sociale. Nella nostra attività quotidiana abbiamo conosciuto tantissimi episodi di bullismo, anche di bambini che non vanno a scuola. Dunque, intervenire al più presto è fondamentale, pure in tempo di pandemia. Come Operation Smile dopo qualche mese di sospensione nella primavera 2020, siamo ripartiti e, anche se le liste di attesa sono cresciute, siamo sicuri di riuscire a manterenere la nostra promessa: quella di regalare il sorriso a questi bambini che sono spesso invisibili, ma che meritano una vita dignitosa, fatta di gioco e di istruzione”. 

Sorrisi e pandemia

Le mascherine coprono i sorrisi, ma l’emergenza globale legata alla pandemia non frena il bisogno di intervenire sui neonati con malformazioni al volto. “Farlo il prima possibile è fondamentale. Come abbiamo detto, il primo problema è l’alimentazione, fin dalle prime settimane di vita”, prosegue Corrias. L’emergenza Covid-19 sta peggiorando la situazione, mettendo a repentaglio la possibilità, per tantissimi bambini, di essere operati con la tempestività necessaria e di essere seguiti con un approccio multidisciplinare, dalla nascita fino alla fine delle cure, rende noto la Fondazione. 

Come aiutare

La campagna sms solidale “Dona una vita di Sorrisi – Insieme per non lasciare indietro nessuno, insieme per portare molto più di un Sorriso” è attiva fino al 9 maggio 2021: con un sms o una chiamata da rete fissa al numero solidale 45582 è possibile contribuire a cambiare concretamente la vita di una persona nata con una malformazione del volto, garantendole cure specializzate e un futuro sereno e in salute. Per contribuire alla diffusione della campagna sui social media è possibile utilizzare l’hashtag #moltopiùdiunsorriso. 

Operation Smile in Italia

La Fondazione Operation Smile Italia Onlus, oltre a sostenere i programmi medici dell’organizzazione internazionale, è attiva sul territorio italiano con il Progetto Smile House: due ambulatori multispecialistici ad Ancona e Cagliari e tre Centri multidisciplinari di diagnosi, cura, ricerca e formazione per il trattamento delle patologie congenite cranio-maxillo-facciali a Milano, Roma e Vicenza, nati per garantire ai pazienti e alle loro famiglie, in un’unica struttura, cure e assistenza dalla fase prenatale all’intervento chirurgico, fino alla conclusione delle terapie necessarie. Sono quasi 150 i volontari italiani di Operation Smile accreditati a livello internazionale: 26 chirurghi, 45 anestesisti, 10 pediatri, 28 infermieri, 22 dentisti e 10 logopedisti.

I numeri

Nel 2020 sono stati oltre 15mila i pazienti curati durante le missioni mediche e nei 31 Centri di Cura dell’organizzazione. Molto, tuttavia, resta ancora da fare: nel mondo un neonato ogni mille nasce con labiopalatoschisi e in Europa l’incidenza è di circa 1/600 neonati. “Ogni 3 minuti, nel mondo, nasce un bambino con una malformazione del volto come la labiopalatoschisi, un bambino che, se non curato tempestivamente, può avere problemi nella crescita e vivere sofferenze psicologiche legate all’emarginazione sociale e ad episodi di bullismo. Una persona che rischia di dover aspettare troppo tempo per essere curato: le liste di attesa si allungano ogni giorno e l’emergenza Covid-19 sta peggiorando la situazione, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito”, si legge nel comunicato per la campagna solidale. 

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